Sono stati solo refertati e hanno già fatto rientro a casa gli otto agenti, tra polizia e carabinieri aggrediti e feriti ieri sera nell’ambito di uno scontro con un pregiudicato Alfonso Irno ed il figlio Carmine durante i rilievi per fare luce su un episodio avvenuto prima nel quartiere di Matierno. Tre colpi esplosi che hanno ferito il titolare di un bar, un uomo di 73 anni. Ne è nata una rissa nel corso della quale otto tra militari dei Carabinieri e agenti della Polizia hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’azienda sanitaria Ruggi d’Aragona di Salerno.
Per quanto riguarda l’indagine sul ferimento del titolare del bar, è al lavoro la squadra Mobile diretta dal dirigente Gianni Di Palma che, con il comandante della compagnia dei carabinieri di Salerno, Antonio Corvino, era sul posto durante l’aggressione nella serata di ieri. Le ipotesi spaziano in più ambiti, ben tenendo presente che si parla di una zona non nuova all’interesse delle forze dell’ordine che esattamente un anno fa, a pochi metri di distanza, furono chiamate ad altrettanti rilievi per dei colpi di pistola ritrovati all’interno della saracinesca di una macelleria. I due episodi non sarebbero da collegare, mentre è chiaro che il ferimento potrebbe rientrare nella guerra tra i gruppi che in questa zona si contendono traffici illeciti come quello dello spaccio di sostanze stupefacenti. Escluso anche che i due fermati abbiano avuto un ruolo nella sparatoria. Alfonso Irno ha finito di scontare a gennaio la pena per omicidio.