Tempo di lettura: 2 minuti

L’entrata in funzione dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi da ieri, segna per i 158 Comuni salernitani un nuovo inizio di sviluppo turistico ed economico del territorio. E così, mentre i grandi centri, da nord a sud della provincia, dalla Costiera Amalfitana, a Salerno, all’agronocerino sarnese, al Vallo di Diano e al Golfo di Policastro, passando per la Piana del Sele, si sono attivati facendo partire collegamenti con trasporti pubblici da e per l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi grazie ad un lavoro sinergico tra aziende di trasporti, commissione trasporti della Regione Campania e Provincia di Salerno, la vera scommessa ora fa volgere lo sguardo ai territori delle Aree Interne salernitane.
Paesi scarsamente popolati per via della lontananza con gli ospedali di periferia e troppo distanti dai grandi centri, caratterizzati dalla presenza di strade dissestate e spesso con scarsa segnaletica orizzontale e verticale, ma soprattutto territori dotati di scarsi servizi di trasporto pubblico che nella gran parte dei casi corre su gomma e nel caso dei paesi più fortunati, su rete ferrata, che mettono in rete ed in connessione i piccoli centri delle aree interne con la città capoluogo di provincia.
Una situazione che descrive un territorio spaccato in due, frutto di decenni di scarsa attenzione allo sviluppo dei piccoli centri che sono stati privati e depotenziati di tanti servizi essenziali e nella quale le Aree Interne ora, con l’apertura dell’aeroporto si trovano ora ad affrontare una grande scommessa: mettere in rete attraverso i collegamenti su gomma e la sistemazione e messa in sicurezza delle strade, i piccoli centri con l’aeroporto.
Una possibilità concreta di lotta allo spopolamento e di eliminazione dall’isolamento delle aree interne quella che offre la presenza e la collocazione geografica dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi sul quale la politica locale salernitana dovrà puntare tutte le sue energie.