Salerno – E’ stata ampliata la gamma dei servizi rivolti ai detenuti del carcere di Salerno con lo Sportello di Orientamento e Formazione per Utenze Speciali (S.O.F.U.), una attività innovativa che ha l’obiettivo di dotare la casa circondariale ed il territorio della provincia di Salerno di servizi innovativi in materia di inclusione sociale ed economica rivolti agli autori di reato. S.O.F.U. è stato concepito a seguito della chiusura del Tribunale e del Carcere di Sala Consilina e di altre infrastrutture meridionali che di fatto hanno contribuito ad impoverire i territori meridionali dei presidi giuridici essenziali e strategici per l’appeal del territorio.
Le iniziative laboratoriali e di orientamento attivate con il progetto S.O.F.U. sono attuate da una rete di partner costituita dalla E.T.S. Socrates di Sala Consilina che è l’ente capofila, dalla Cooperativa Sociale Fili d’Erba e dall’Associazione Quartieri Ogliara. Il progetto è finanziato dalla Regione Campania nell’ambito della manifestazione di interesse per soggetti del terzo settore interessati alla co progettazione e gestione di percorsi di inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale.
Sono operativi presso la Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno i servizi di affiancamento per la redazione del Curriculum Vitae per presentarsi o richiedere un colloquio di lavoro, il programma di affiancamento per l’avvio di nuove attività e per la redazione di un piano di impresa, gli araund table per alimentare l’attività di brainstorming, stimolare la creatività e lo sviluppo di “business idea” dei detenuti.
All’I.C.ATT di Eboli sempre nell’ambito del progetto SOFU la ETS Fili D’Erba ha attivato i laboratori di restauro e teatro rivolti a persone a custodia attenuata per il trattamento della tossicodipendenza e /o alcool dipendente. Sono in corso di pianificazione gli incontri “one to one” che si terranno nella Casa Circondariale di Salerno e che vedono il coinvolgimento di titolari di imprese profit e no profit che terranno colloqui mirati con i detenuti in possesso di profili professionali congrui alla domanda di lavoro proveniente dal territorio.
L’iniziativa fortemente voluta dalla Direttrice del penitenziario salernitano Dott.ssa Rita Romano (nella foto) è stata organizzata con la referente dell’area giuridico pedagogica del penitenziario Dott.ssa Monica Innamorato e da un team di risorse umane qualificate individuati dalla rete dei partner di progetto.
Le imprese profit e no profit interessate alle azioni di progetto e agli incontri “one to one” possono liberamente “manifestare il loro interesse e presentare un breve profilo aziendale” all’indirizzo E-mail [email protected] all’attenzione del referente dell’azione di progetto Vincenzo Quagliano oppure all’indirizzo della Socrates, ente capofila, all’attenzione di Caterina Di Bisceglie [email protected].
E’ una iniziativa di grande valenza sociale che intende dare opportunità a “ospiti modello di strutture detentive” che possono utilizzare le opportunità della Legge Smuraglia.