“Domenico era un ragazzo sorridente e dai grandi valori dell’amore per la famiglia e la dedizione al lavoro”. Lo ricorda così, Don Martino De Pasquale, parroco di Postiglione, l’operaio 36enne, Domenico Caputo, vittima di un grave incidente sul lavoro avvenuto mercoledì pomeriggio nell’opificio di famiglia.
“Una tragedia che ha scosso tutta la comunità – spiega il sacerdote che celebrerà le esequie del 36enne non appena la Procura darà il via libera per la restituzione della salma alla famiglia. – Sempre armato di un sorriso per tutti, un bravo ragazzo dai valori importati della vita che lo hanno sempre contraddistinto” – aggiunge il parroco.
Sposato da due anni, dipendente dell’azienda “Calogico Pellet” di proprietà di un imprenditore dell’argonocerino sarnese nonché suocero della vittima, Domenico Caputo, stava effettuando lavori quotidiani di carico e scarico del rimorchio dalla motrice del camion aziendale anche mercoledì quando qualcosa è andato storto e il 36enne è rimasto schiacciato dal camion mentre si schiantava al muro dell’opificio. Ha perso la vita così, il 36enne di Postiglione.
A riprendere la scena, le telecamere di videosorveglianza dell’opificio che sono state sequestrate dai militari, mentre i carabinieri della locale stazione di Postiglione agli ordini del maresciallo Carmine Conte, su delega del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Salerno hanno disposto il sequestro del camion e il sequestro della salma dove nelle prossime ore sarà effettuato l’esame autoptico da parte del medico legale. Figlio di un ex corriere e di una casalinga, Domenico aveva seguito le orme del papà prima attraverso la gestione con il fratello di un negozio di spedizione dei pacchi postali, poi nel tabacchino del paese e dopo il matrimonio con la moglie figlia dell’imprenditore dell’azienda di lavorazione del pellet, nella fabbrica del suocero. Il giovane 36enne lascia i genitori anziani, il fratello titolare di un tabacchi in paese, la sorella dipendente delle Poste e la moglie.
