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Monitorare e verificare l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole ricadenti nelle località di Santa Cecilia, Tavernanova e Foce Sele, prima di procedere alla raccolta, vendita e consumo dei prodotti ortofrutticoli e chiusura di porte e finestre di case e locali commerciali fino a cessazione dell’allarme incendio per prevenire il passaggio di inquinati”. È quanto disposto all’interno di un’ordinanza emessa dal sindaco di Eboli, Mario Conte, a seguito dell’incendio che ha interessato e distrutto 60mila ecoballe di rifiuti depositati all’interno del comprensorio militare di Persano, nel comune di Serre. 

Fiamme che da ore, stanno interessando un’area di 3mila metri quadrati sulla quale sono custodite le ecoballe di rifiuti. Sull’incendio stanno operando le squadre dei vigili del fuoco per domare il rogo, alla presenza del sindaco di Serre, Antonio Opramolla, dell’Arpac, dell’Asl che stanno monitorando gli effetti del rogo sull’ambiente. Intanto però, il comune di Eboli ha varato un’ordinanza sindacale con la quale il primo cittadino invita le persone -“nell’immediatezza degli eventi e fino al cessato allarme, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, chiuse le porte e le finestre delle abitazioni, delle attività commerciali, industriali, di servizi e in tutti i luoghi dove è prevista la permanenza prolungata dell’uomo”. E agli imprenditori agricoli della Piana del Sele di – “di monitorare e verificare, a decorrere da oggi e per due giorni, anche in attesa delle relative indagini dell’Arpac, l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole ricadenti nelle località di Santa Cecilia, Tavernanova e Foce Sele, prima di procedere alla raccolta, vendita e consumo“.