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Mi sento a casa in Alto Sangro, si respira un’aria incredibile, c’è un’ospitalità pazzesca, un’energia di cui abbiamo bisogno. Siamo felici di essere qui, sono convinto che ci farà molto bene per cominciare il campionato in modo straordinario. Mi auguro di stare qui in ritiro per tanto tempo”. Sono le parole del numero uno della Salernitana, Daniele Iervolino, che nel pomeriggio ha raggiunto la squadra a Rivisondoli (L’Aquila) dove si sta svolgendo il ritiro estivo.
Noi abbiamo fortemente voluto Rivisondoli per dare il massimo dell’ospitalità ai tifosi, vogliamo famiglie e bambini perché il calcio deve unire e non allontanare” ha aggiunto il presidente dei granata che si alleneranno in Alto Sangro fino al 27 luglio, quando cederanno il passo al Napoli campione.

È chiaro che in questo periodo di calciomercato c’è sempre un’attesa speciale. Il nostro progetto era trattenere l’ossatura della squadra, lo scheletro fondamentale per ripartire e poter costruire da lì. È evidente che il calciomercato è ancora lungo, abbiamo ancora qualche obiettivo tra cui sicuramente una prima punta e poi si vede. Cercheremo di stare attenti e di cogliere le migliori opportunità. Sono convinto che la squadra sarà più forte dello scorso anno”. Così Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, a margine della visita effettuata a squadra e tifosi nel ritiro di Rivisondoli.
Riguardo alla permanenza dell’attaccante senegalese Dia, Iervolino ha risposto: “Non dipende da noi. C’è una clausola.
Noi speriamo che decida di restare con noi, noi lo vogliamo fortemente, lo abbiamo riscattato perché lo riteniamo fondamentale per la Salernitana, quindi, incrociamo le dita”.
Il presidente del club granata si sofferma poi sull’apertura della curva nord dello stadio Arechi: “A Salerno sta diventando tutto un po’ complicato, il nostro impegno è su tutti i fronti.
Le infrastrutture sono fondamentali, la nostra casa è lo stadio.
Le infrastrutture possono potenziare il nostro lavoro e creare contaminazione tra prima squadra e giovani. Noi ce la stiamo mettendo tutta”, ha detto parlando anche della realizzazione del nuovo centro sportivo.
Tutto maledettamente difficile. Non so come mai a Salerno diventa tutto incredibilmente difficile, questa curva che non si apre da anni, le infrastrutture che non si riescono a fare anche con la volontà di investire. Questo stadio che fatica ad essere più sicuro ed accogliente. Ognuno ne trae le sue conclusioni”.
Riguardo al ritiro di Rivisondoli, Iervolino osserva che “c’è un’ospitalità pazzesca, l’energia di cui abbiamo bisogno. Ci farà bene per iniziare in modo straordinario il campionato”.
L’idea – aggiunge – è di restare qui più a lungo possibile.
Dobbiamo dire grazie al sindaco e alla politica locale che ci ha fortemente voluto, con l’idea di dare il massimo dell’ospitalità ai nostri tifosi. Il calcio deve unire, deve essere un hub di trasferimento dei migliori valori”.

PETRUCCI – È un debutto nella Salernitana, anche se io sono ancora presidente del basket italiano. Abbiamo un mondiale nelle Filippine, quindi è chiaro che la mia testa è alla Salernitana ma tutto il resto è al basket”. Lo ha detto nel ritiro della Salernitana a Rivisondoli, Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro che da poco è entrato nel consiglio di amministrazione del club campano.
“Abbiamo un mondiale importante e difficile che è anche qualificazione olimpica”, ha detto parlando della nazionale italiana di basket. “Speriamo di andare avanti. Poi il nostro allenatore Gianmarco Pozzecco vuol conoscere subito le tecniche di Paulo Sousa e mi auguro quanto prima che si incontrino. Però il presidente Iervolino mi ha chiamato, mi piace fare un’esperienza con questo bravo presidente che è uno dei personaggi più importanti del nostro paese che sta investendo non solo con il cuore ma anche con la testa. Sono contento di collaborare con questa società, entro in punta di piedi”.
Petrucci è pronto a mettere soprattutto la sua esperienza al servizio dei granata. “Io ho tanta esperienza. A 22-23 anni Carraro mi mandò alla Lega Calcio Professionisti a Milano.
Diciamo che mi sono fatto le ossa lì. Ho ricoperto altre cariche, per 14 anni sono stato presidente del Coni, nessuno può battere questo record, lo dico con simpatia per Malagò. Solo simpatia? Certo, il Coni non è più quello dei nostri tempi perché una legge l’ha cambiato ma io sono sempre vicino al Coni e a Malagò. Peraltro domani ho anche un incontro. Poi sono stato anche vicepresidente della Roma. Il calcio è il mio mondo, mi ha fatto conoscere e mi ha dato tanto. Il basket adesso mi sta dando. Il futuro mio è della Salernitana”.