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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei Consiglieri Comunali di Scafati Michele Grimaldi e Francesco Velardo a nome della coalizione #OraesempreScafati.
 
Nel mentre la città è sempre più sporca e la raccolta differenziata è ferma al palo, con percentuali inferiori ai minimi previsti dalla legge, continua l’enorme confusione politico amministrativa sulla gestione del ciclo dei rifiuti e dell’A.C.S.E. S.p.a.

Infatti, nonostante la legge avesse fissato la scadenza al 20 luglio, non è stato ancora approvato l’aggiornamento biennale 2024-2025 del Piano Economico Finanziario (cosiddetto P.E.F.).

Lo ricordiamo, innanzitutto al Sindaco, che le tariffe della TARI sono determinate con deliberazione del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati proprio nel PEF, che viene predisposto dal gestore del servizio e approvato dallo stesso Consiglio comunale, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi medesimi.

Ed invece qui a Scafati non è stato approvato il nuovo P.E.F. come previsto dalla legge, è stato ratificato un inesistente P.E.F. 2024, sono state comunque emesse le bollette TARI di quest’anno e approvato in bilancio la relativa previsione.

Questo significa che non solo il Comune di Scafati non ha rispetto la norma, ma adesso – quando sarà costretto in ogni caso a validare il P.E.F. dell’annualità in corso, dovrà molto probabilmente  emettere la “quinta rata” TARI a conguaglio, o peggio ancora prevedere un drastico aumento nel 2025. Senza contare che al momento proliferano costi non previsti per gli affidamenti alle società esterne di selezione di personale a tempo determinato e indeterminato, senza programmazione alcuna nel Piano Industriale del costo del lavoro, e con ulteriori spese che andranno a gravare sul costo complessivo del servizio e dunque sulle bollette.

Così come non è dato sapere se i conti del Comune e quelli della società A.C.S.E. siano allineati, e quanti lavori abbia eseguito la controllata su ordine del Comune fuori dal Contratto di servizio (lavori e spese che, anche qui, ricadranno nel nuovo PEF e quindi saranno a spese della cittadinanza).

Nel frattempo i livelli di riscossione continuano ad essere minimi, con il Sindaco che prima propone e fa approvare in Consiglio l’esternalizzazione totale del servizio, poi fa marcia indietro, e poi ancora sbaglia la procedura e sarà costretto a tornare in Consiglio per definirla: insomma una confusione politico-amministrativa incredibile, segno di incapacità, malafede, disattenzione.

E per fare questo capolavoro hanno anche ripristinato – a spese dei cittadini ed in maniera arbitraria – il Consiglio di Amministrazione dell’A.C.S.E., per pagare un po’ di cambiali elettorali.
Senza dimenticare il famigerato potenziamento del servizio di spazzamento, approvato in Consiglio comunale nel dicembre 2023, mai partito, mai davvero finanziato, e sul quale è aperta una procedura da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Per questo, per fare chiarezza, abbiamo prodotto una interrogazione in forma scritta, e l’abbiamo inviata per conoscenza anche al Prefetto, alla Corte dei Conti e al Collegio dei Revisori.
Quello che diciamo e scriviamo, ci teniamo a ribadirlo, non sono opinioni: sono fatti. Basta leggere le norme e gli atti prodotti e non prodotti dall’Ente. Il nostro impegno è a difesa della comunità e della città: spreco di risorse per clientele e procedure amministrative  errate comportano aumento dei costi e delle tasse, disservizi, rischio dissesto con tutto ciò che può comportare per il presente ed il futuro di Scafati.