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Cresce la preoccupazione per la gestione del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, dove il dottore Giuseppe Laurelli è attualmente in prova come direttore. I rappresentanti sindacali di Uil Fpl provinciale e Cisal provinciale, Mario Polichetti e Giuseppe Allegro, hanno formalmente richiesto una valutazione immediata e definitiva del suo operato, mettendo in dubbio la sua idoneità a ricoprire un ruolo così delicato.
Il dottore Laurelli è stato assunto a seguito di un concorso che richiedeva competenze specifiche in ostetricia a rischio e patologica, competenze che, secondo quanto emerso dalle valutazioni della commissione del 26 luglio scorso, non possiede. Durante i sei mesi di prova, non ha eseguito interventi rilevanti in ostetricia, se non un cesareo, attualmente oggetto di un’indagine per falso in atto pubblico.

Il dottore Laurelli è stato chiamato a dirigere un reparto che richiede competenze specifiche e comprovate, ma la realtà è che non ha alcuna esperienza significativa in ostetricia,” afferma Polichetti. “È inaccettabile che, in otto mesi di prova, non abbia eseguito neppure un intervento significativo in questo campo”.

Allegro sottolinea la gravità della situazione, soprattutto alla luce di un recente episodio che ha visto una paziente perdere un bambino perfettamente sano a causa di una gestione discutibile del caso. “Questa tragedia avrà probabilmente ripercussioni legali ed economiche molto serie per l’azienda sanitaria”, avverte Allegro.

I sindacalisti hanno espresso preoccupazione anche per presunte pressioni politiche che potrebbero influenzare l’esito della valutazione. “È fondamentale che il direttore generale, il dottore Vincenzo D’Amato, prenda una decisione chiara e trasparente, senza alcun condizionamento esterno”, dichiara Allegro.

La richiesta di una rapida decisione è stata inoltrata anche alla Procura della Repubblica e al ministero della Sanità per garantire che venga fatta piena luce su questa vicenda. “I cittadini di Salerno hanno il diritto di sapere se chi dirige il reparto di Ostetricia e Ginecologia è davvero all’altezza del compito”, conclude Polichetti.