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Trasformare una storia di sofferenza e battaglie in amore verso gli altri. È la storia di Alessandro Baglivo e Marta Carbone, i genitori del piccolo Araldo, un bimbo di 8 anni, disabile dal 2017 a causa di un intervento chirurgico di criptorchidismo, andato male e che lo costringe a vivere in stato vegetativo sin dall’età di un anno. I due genitori, insieme a volontari e amici, hanno fondato l’associazione no profit Hariba, destinata ad aiutare e sostenere, attraverso servizi, le famiglie con persone diversamente abili che quotidianamente affrontano tante difficoltà. Il piccolo Araldo, che oggi pesa 22 chili ed effettua circa 30 infusioni al giorno di farmaci indispensabili per la vita, è cieco, è costretto a vivere su di un sistema di postura poiché non muove gli arti e non regge né capo né busto ed ha una tracheotomia che gli permette di respirare ed una valvola PEG che gli permette di nutrirsi attraverso delle sacche artificiali contenenti farmaci nutritivi. “Nonostante tutte le difficoltà – dicono i genitori – la presenza di Araldo nella nostra vita ci dà la forza lottare e aiutare gli altri. Con gli anni abbiamo capito che ci sono due grandi sfide da affrontare – spiegano papà Alessandro che di professione è un carabiniere e mamma Marta che è un’imprenditrice del settore della ristorazione – la prima è comprendere che non c’è differenza tra disabili e normodotati e la seconda è che ci sono tante famiglie che con grandi difficoltà riescono a stento a sostenere le spese per curare i figli disabili e queste vanno aiutate”.

Da qui, l’associazione dal nome Hariba: “Abbiamo immaginato le caramelle Haribo che rappresentano la fanciullezza dei bambini e a ciò abbiamo unito l’acronimo del nome di nostro figlio Araldo Baglivo. L’obiettivo dell’associazione – spiegano – è favorire l’inclusione e l’educazione tramite iniziative culturali e ricreative, offrendo servizi e attività che stimolino l’interazione e l’integrazione, oltre che fornire servizi di supporto psicologico e sostegno economico ai bisogni delle famiglie con persone disabili”.

Ma il sogno dei genitori del piccolo Araldo, che come tante famiglie con persone affette da gravi disabilità, hanno affrontato momenti economicamente difficili, è anche quello di “acquistare un furgoncino idoneo per il trasporto dei pazienti disabili presso ospedali e centri di riabilitazione da poter fornire gratuitamente alle famiglie in occasione di visite specialistiche e degenze”.

Un percorso di coraggio e amore quello di Alessandro e Marta che, insieme ad amici, parenti e professionisti, hanno fondato Hariba aprendo le iscrizioni per il 2025 al solo costo di una quota annuale di 10 euro. Tutte le info sono un sito internet all’indirizzo www.hariba.it dove è possibile trovare un conto corrente dedicato per le donazioni e i dati per effettuare la donazione del 5xMille.

Vogliamo aiutare chi ogni giorno si trova costretto ad affrontare tutti i problemi che abbiamo vissuto anche noi, con la speranza – concludono – di creare un mondo più inclusivo che non lasci solo nessuno”.