Albanella (Sa) – Centrale di trattamento rifiuti MGM a Matinella. Con apposita ordinanza, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal Comitato Ambiente e Salute Albanella ‘C.A.S.A (No alla Piattaforma MGM), richiedente la riforma, previa sospensione dell’efficacia, della sentenza con la quale il Tar di Salerno aveva respinto il precedente ricorso, dello stesso Comitato locale, avverso il decreto dirigenziale della Regione Campania n. 240 del 23 luglio 2021, successivamente rettificato con d.d. n. 242 del 9 agosto 2021, concernente l’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio di un impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi, da ubicarsi alla località Tempone.
“Prevedere la costruzione di una centrale per la gestione e il trattamento di rifiuti speciali ad Albanella equivale a deturpare per sempre un’area a chiara vocazione agricola, con un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute dei tantissimi cittadini che popolano il comune e i territori limitrofi. Siamo al fianco dei cittadini e del locale Comitato Ambiente e Salute affinché la loro voce non resti inascoltata”: a dichiararlo la senatrice del Movimento 5 Stelle, Felicia Gaudiano.
“Da anni mi sto battendo, sia in ambito nazionale che regionale, con il contributo anche della Commissione Speciale Aree Interne della Campania, per tutelare e valorizzare un patrimonio straordinario. Non possiamo disperdere la nostra cultura, le nostre tipicità, le nostre produzioni di eccellenza. Dobbiamo anzi creare occasioni di sviluppo per trattenere i nostri talenti ed evitarne la fuga all’estero. L’ubicazione delle centrali di smaltimento deve essere discussa in tavoli di lavoro allargati, tenendo ben chiare le condizioni morfologiche e la storia dei territori”.
E aggiunge la senatrice Gaudiano: “Albanella è un Comune dalla bellezza paesaggistica che lascia senza fiato, che si apre su un’area archeologica culla della civiltà ellenica occidentale, dei grandi saperi filosofici di Velia e di Paestum, della scuola eleatica di Parmenide, Zenone e Melisso di Samo. Una storia millenaria, luogo scelto per la fondazione delle prime comunità proprio per il suo posizionamento strategico, a metà strada tra i Monti Alburni e il Golfo di Salerno, su una collina che domina tutta la Piana del Sele, compresa tra i fiumi Sele e Calore. Un’area così e le sue sorgenti vanno salvaguardate dal rischio inquinamento e da infiltrazioni tossiche. Al contrario, occorrerebbe favorire la mobilità, i trasporti, incentivare il turismo “slow” ed esperenziale, presidiando i territori, favorendo la manutenzione ordinaria e la pulizia di canali e torrenti. Sulle nostre colline viene prodotta l’oliva “rotunnella”, una cultivar tipica di Albanella, da cui si estrae un olio extravergine di rara eccellenza. A ciò si aggiungono gli allevamenti, le distese di pascolo per il fieno. Un territorio ancora vergine. È tutta questa ricchezza che noi stiamo cercando di riscattare da visioni arcaiche che hanno prodotto solo danni, e creare, partendo da questo, un nuovo progresso, contro la cementificazione dei luoghi, in una valorizzazione sostenibile e aperti alle start up innovative”.