Buccino (Sa) – Protocolli d’intesa e progetti per la valorizzazione dell’ambiente e l’inserimento e la tutela dell’economia agroalimentare nei comuni del cratere con la trasformazione delle quattro aree industriali salernitane in distretti industriali-agroalimentari.
È quanto chiederanno i 400 soci dell’associazione ambientalista “Radici” all’Anci Campania e alla Lega delle Autonomie Locali, per la valorizzazione e la tutela dell’ambiente e dell’economia agroalimentare degli Alburni, della Valle del Sele e del Tanagro, per scongiurare la delocalizzazione delle Fonderie Pisano di Salerno e la realizzazione dell’impianto aerobico di trattamento rifiuti di 113mila tonnellate della società Buoneco srl, all’interno della zona industriale di Buccino. Battaglie ambientali che vede i 400 imprenditori agricoli scendere in campo accanto ai cittadini di Serre e della Piana del Sele contro lo stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla Tunisia nel sito militare reale di Persano.
Intanto però, a Buccino, tra le battaglie davanti al Tar e in Consiglio di Stato degli imprenditori che si sono costituiti in giudizio contro Buoneco e Pisano, proseguono le azioni dei 400 imprenditori agricoli con gli incontri con Coldiretti, Cia, Liberagricoltori, Copagri e Confagricoltura. “Ci siamo costituiti in giudizio per cercare di scongiurare quello che potrebbe rappresentare un vero e proprio disastro ambientale per le nostre terre -ha spiegato il presidente di Radici, Carmine Cocozza, che per il 5 marzo ha inviato nel Tanagro, i consiglieri regionali eletti in provincia di Salerno, per condividere – le azioni e la necessità di un tempestivo intervento istituzionale. – Poi l’invito di Cocozza e degli imprenditori agricoli – ai sindaci di Oliveto Citra, Contursi e Palomonte a deliberare, come fatto dal Comune di Buccino, per rendere le aree industriali distretti agroalimentari”.