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Buccino – “Vogliate convocarci presso i vostri uffici per potervi illustrare il progetto e prendere accordi di come gestire l’incontro pubblico”. È stata questa pec, a firma del Patron delle fonderie Pisano, Ciro Pisano, in risposta alla richiesta di visionare il progetto di delocalizzazione delle fonderie nella zona industriale del cratere da parte del sindaco di Buccino, Pasquale Freda, a far decidere Palazzo di città ad annullare l’incontro pubblico previsto per il 9 ottobre tra i Pisano e la cittadinanza per l’illustrazione del progetto di delocalizzazione delle fonderie a Buccino.

Progetto che Pisano aveva chiesto al Comune di voler far visionare ai tecnici di Palazzo di città e all’amministrazione comunale, all’interno degli uffici comunali voceiani per poi, procedere all’incontro pubblico che il sindaco Freda aveva fissato per il 9 ottobre presso il centro polifunzionale di Buccino, offrendo disponibilità alla società di illustrare pubblicamente il progetto della nuova fonderia redatto dall’architetto tedesco Frazn Hoen e che la società Pisano vuole delocalizzare a Buccino. Una risposta quella di Ciro Pisano che ha fatto subito cambiare idea al sindaco di Buccino tanto che ieri pomeriggio, con una missiva indirizzata alla società, ha annullato l’incontro pubblico, facendo dietrofront circa la disponibilità alla conferenza data per il 9 ottobre nel quale la società avrebbe illustrato l’idea progettuale alla cittadinanza.

“Non ho nessuna intenzione di incontrare né lei e né un suo delegato in via riservata- ha risposto il sindaco di Buccino alla richiesta di Pisano di un incontro a Palazzo di città per illustrare il progetto, che poi chiarisce circa la disponibilità data dal Comune per un incontro- il 31 agosto-scrive Freda-le inoltravo la richiesta del gruppo politico Futura- quest’ultimo gruppo che ha partecipato alle elezioni amministrative 2022 con una propria lista ma di cui nessun componente è stato eletto in consiglio comunale e nemmeno tra i banchi della minoranza – e lei mi rispondeva di incontrare me e l’amministrazione per illustrare il progetto”. Incontro che, come ribadisce il sindaco nero su bianco- “deve essere pubblico, chiedendole di trasmettere il progetto esecutivo entro e non oltre il 29 settembre al Comune ma lei ha ribadito la necessità di incontrarmi riservatamente. -Poi, la conclusione di Freda-il vecchio modo di fare politica non mi appartiene e per questo, l’incontro del 9 ottobre viene annullato”.

È così quindi, che l’incontro pubblico con le fonderie Pisano a Buccino non si svolgerà più. Almeno per ora, a giudicare dai toni delle missive che solo qualche giorno fa invece, erano cordiali. “Riscontriamo favorevolmente l’invito all’incontro dove saremo presenti con i nostri tecnici per il illustrarvi il progetto delle nuove fonderie”. Rispondeva la scorsa settimana Ciro Pisano, alla missiva inviata dal sindaco del Comune di Buccino, l’avvocato Pasquale Freda, circa la disponibilità da parte del primo cittadino alla società Fonderie Pisano di messa a disposizione di un luogo pubblico dove poter fare un dibattito pubblico di illustrazione alla cittadinanza del progetto della nuova fonderia.

Dibattito che, su indicazione dello stesso sindaco di Buccino, come da pec indirizzata alla società delle fonderie, si sarebbe dovuto tenere il giorno 9 ottobre a Volcei. Una apertura al dialogo con la società Fonderie Pisano quella dell’amministrazione comunale di Palazzo di città, che era arrivata dopo anni di barricate e “no al dialogo”, messi nero su bianco sugli atti istituzionali, da parte di oltre 40 sindaci della provincia di Salerno, dell’ex sindaco di Buccino, Nicola Parisi, dell’intero consiglio comunale della cittadina volceiana, delle associazioni e dei comitati ambientalisti, dell’Ente Riserve Regionale Foce Sele -Tanagro-Monti Eremita Marzano, dei cittadini del cratere, dei sindaci delle Comunità Montane Alburni, Alto Medio Sele e Tanagro e Vallo di Diano, degli imprenditori agricoli e dell’azienda alimentare conserviera Icab spa.

Un progetto di delocalizzazione dello stabilimento delle Fonderie Pisano a Buccino nel cratere salernitano che nel 2018 portò l’allora sindaco, Nicola Parisi, con voto unanime del gruppo di minoranza guidata dal medico biologo, Francesco Fernicola, a varare una modifica di variante al Piano Urbanistico Comunale che trasformò l’area industriale di Buccino in distretto industriale agroalimentare, logistico e artigianale. Variante che bloccò l’iter di insediamento delle acciaierie a Buccino e che portò la società a rivolgersi ai giudici amministrativi contro il Comune di Buccino, per annullare l’efficacia della modifica del Puc ed il cui procedimento giudiziario, pende ancora davanti al Consiglio di Stato.

E mentre la battaglia legale e giudiziaria tra Palazzo di Città, Enti, associazioni ambientaliste, industrie agroalimentari e comitati di cittadini e imprenditori contro il ricorso promosso dalle Fonderie prosegue, dal Comune con la neo amministrazione che si è insediata a giugno 2022 a guida del sindaco Freda, era giunta la tanto attesa dagli imprenditori volceiani pro fonderie, apertura al dialogo ai Pisano.

“A seguito della vostra nota-scriveva il sindaco di Buccino a Pisano, in una delle missive scambiate con la società Pisano circa il progetto di delocalizzazione ed indirizzata in copia alla Provincia di Salerno, alla Regione Campania, alla Regione Basilicata, alle associazioni ambientaliste e alla Comunità Montana Alto Medio Sele-Tanagro -siccome chiedevate un incontro con l’amministrazione comunale, si rappresentava di non avere problemi ad ascoltarvi poiché trattasi di argomenti che coinvolgono l’intera collettività e pertanto, è indispensabile un incontro pubblico”.

Lo stesso primo cittadino però, precisa nella pec di –“alcun invito è pervenuto da noi a voi, se non la messa a disposizione della struttura del centro polifunzionale per il 9 ottobre affinché possiate fruirne al fine di illustrarci il vostro progetto e i vostri intenti”. Poi il chiarimento ai Pisano –“Resta la nostra posizione di contrarietà al vostro insediamento”- scriveva il sindaco che, in risposta alla richiesta di Ciro Pisano di mettere al servizio della società per l’incontro pubblico, un collaboratore del Comune per poter illustrare con dei proiettori foto e video del nuovo progetto delle fonderie, Freda chiosava- all’incontro sarà presente in loco un dipendente comunale al fine di guidarvi affinché possa avere inizio la presentazione”.

Poi, la conclusione della lunga missiva –“Insieme agli altri amministratori di maggioranza- concludeva la lettera di Freda- sarò mero spettatore dell’evento, riservandomi di concludere il dibattito con le mie riflessioni e comunicazioni”.
Una pec, quella di Palazzo di città, nella quale però, mancava l’invito alla Commissione Aree Interne della Regione Campania che sulla questione insediamento fonderie Pisano e società di trattamento rifiuti Buoneco srl nella zona industriale di Buccino, proprio nella sede del consiglio regionale di Palazzo Santa Lucia a Napoli, a marzo di quest’anno, ha tenuto un’adizione nella quale venne sentito l’allora sindaco pro tempore insieme ai comitati ambientalisti e agli imprenditori agricoli che ribadirono in maniera unanime, la contrarietà del territorio all’insediamento dei due opifici nel cratere.

Una vicenda quelle delle fonderie a Buccino che portò qualche anno fa, finanche allo scontro politico e istituzionale, tra l’allora sindaco di Buccino, Nicola Parisi, e il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca che è stato il primo fautore della delocalizzazione delle fonderie nel cratere, tanto che Parisi restituì la tessera al Pd.
Scontro a cui fece seguito, su iniziativa dell’allora sindaco di Volcei, una protesta che vide i sindaci del cratere, “armati” di fascia tricolore, giungere durante la presentazione agli imprenditori salernitani del progetto delle moderne fonderie presso la sede di Confindustria a Salerno, davanti al cancello di Confindustria e protestare, senza essere ricevuti dai Pisano, contro la delocalizzazione delle fonderie a Buccino.
Intanto però, dopo l’atto di annullamento dell’incontro pubblico con i Pisano da parte di Palazzo di Città e che è stato accolto favorevolmente dalla popolazione della Valle del Sele, facendo tirare un sospiro di sollievo agli imprenditori del settore agroalimentare che in caso di delocalizzazione delle acciaierie a Volcei, sono pronti a chiudere i battenti dei loro opifici e ai sindaci del cratere che nel 2018 hanno alzato le barricate e “chiuso al dialogo con la società”, il territorio resta in attesa della pronuncia dei giudici del Consiglio di Stato che deciderà se le fonderie e la società di trattamento rifiuti Buoneco srl potranno insediarsi nella zona industriale di Buccino.

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