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Salerno – Otto spettacoli per altrettante compagnie. Otto domeniche di Festival Teatro XS per la quattordicesima edizione che a Salerno ha portato in scena le diverse letture dell’animo umano, ha indagato sul “chi siamo” e sul senso della vita, lo ha fatto attingendo ai  vari linguaggi  che il teatro usa  per poi rimettersi al verdetto finale di giudici e pubblico. E così domenica 7  maggio, alle ore 19, le luci del Teatro Genovesi si accenderanno ancora una volta per il consueto omaggio della Compagnia dell’Eclissi che quest’anno presenta il reading di “Anni Tedeschi” a cura di Roberto Lombardi.

Il tema è quello della guerra, ineludibile, anche in un’occasione mondana come una premiazione teatrale. La guerra vista non dall’alto di Capi di Stato, Governi, Eserciti, Stati, Nazioni, ma dalla strettissima angolazione del soggetto, del singolo – scrive Lombardi nelle note di presentazione – Una visione intima e perciò più dolorosa dell’assurdità della lotta per la supremazia, per il potere, per la sopraffazione dell’uomo sull’uomo”. Gli Anni Tedeschi è il titolo di una raccolta di sonetti di Giorgio Caproni, tratta dal volume “Il passaggio d’Enea”, che comprende composizioni scritte fra il 1943 e il 1955; la lettura, a cura di Roberto Lombardi, accompagnata da un discorso sulla poesia e sui motivi ispiratori di Caproni, sarà aperta e chiusa da interventi musicali scelti e interpretati da Marida Niceforo.

A seguire ci sarà la premiazione dei vincitori della 14esima edizione del Festival Teatro XS – Città di Salerno, curata per la direzione da Enzo Tota e realizzata con il sostegno del Soroptimist International club Salerno presieduto da Cinzia Procaccini e il partenariato dell’Istituto Genovesi-Da Vinci diretto dalla preside Lea Celano. Queste le nomination. Per il Premio “Migliore spettacolo” assegnato dalla Giuria dei giovani vanno in finale “Il raccolto” di Giorgia Brusco, I Cattivi di Cuore di Imperia; “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo Capozzo, Co.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino, e “Nei panni di Cyrano” di Nicolas Devort (traduzione di Norina Benedetti ) Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento (PN).

Per il Premio “Migliore interprete femminile” – Premio “Ileana Petretta Pecoraro Scanio” a contendersi il podio sono Chiara Giribaldi per “Il raccolto” di Giorgia BruscoI Cattivi di Cuore di Imperia; Laura Bozzi per la “La stanza di Veronica” di Ira Levin (trad. Luigi Lunari) Giardini dell’Arte di Firenze, e Norina Benedetti per “Nei panni di Cyrano” di Nicolas Devort (traduzione di Norina Benedetti )Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento (PN). “Migliore interprete maschile”: Vito Scalia con “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo CapozzoCo.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino; Gherardo Coltri con “Le sedie” di Eugène Ionesco, Teatro Impiria di Verona, e Michele Vigilante con “Le sedie” di Eugène Ionesco, Teatro Impiria di Verona.

“Migliore regia”: Gianni Di Nardo con “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo CapozzoCo.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino; Marco Lombardi  con “La stanza di Veronica” di Ira Levin (trad. Luigi Lunari), Giardini dell’Arte di Firenze, e Gherardo Coltri con “Le sedie” di Eugène Ionesco, Teatro Impiria di Verona. “Migliore spettacolo”: “A lo stesso punto, però a n’ata parte” di Paolo Capozzo, Co.C.I.S.-Teatro 99 Posti di Avellino; “La stanza di Veronica” di Ira Levin (trad. Luigi Lunari), Giardini dell’Arte di Firenze, e “Le sedie” di Eugène Ionesco, Teatro Impiria di Verona.

“Premio del pubblico”: “Il raccolto” di Giorgia BruscoI Cattivi di Cuore di Imperia; “La stanza di Veronica”,  di Ira Levin (trad. Luigi Lunari), Giardini dell’Arte di Firenze, e “Nei panni di Cyrano” di Nicolas Devort (traduzione di Norina Benedetti), Teatro Estragone di San Vito al Tagliamento (PN).