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Sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Taranto, Giovanni Caroli, i tre imprenditori salernitani, Gerardo Lordi di San Gregorio Magno, Genesio Paraggio di Eboli e Elvira Liccardi di Capaccio Paestum, accusati a vario titolo, di evasione fiscale di Iva e Accise sul carburante agricolo, contrabbando di prodotti petroliferi e occultamento dei registri con le scritture contabili. I tre imputati, già finiti a processo a Salerno, per gli stessi reati di evasione fiscali, difesi dagli avvocati Pietro Fasano e Guido Carrozza, sono stati rinviati a giudizio dal tribunale di Taranto per fatti avvenuti tra il 2013 e il 2018, tra Battipaglia, la Piana del Sele e la provincia di Taranto. I tre, amministratori della società costituita ad hoc per evadere il fisco, “Alburni Service srl”, secondo la Guardia di Finanza, avrebbero commercializzato oltre 60milioni di litri di gasolio ad uso agricolo quale prodotto petrolifero acquistato a prezzo agevolato e lo vedevano per altri usi diversi da quelli agricoli, evadendo così Iva e Accise per svariati milioni di euro con la vendita del carburante prezzi inferiori a quelli di mercato, per un totale di circa 30milioni di euro. Accuse pesanti per i quali ben due Procure, Salerno e Taranto, hanno indagato i tre, che lo scorso anno furono destinatari finanche di sequestri e pignoramenti di immobili. Procedimenti penali, confluiti tutti dinanzi al Tribunale di Taranto dove i tre, sono imputati con altre trentatré persone finite in vari filoni d’inchiesta, per evasione fiscale e frodi sul carburante. L’imprenditrice Liccardi, nell’ambito dell’udienza preliminare dinanzi al Gup che l’ha rinviata a giudizio, è stata inoltre prosciolta dalle accuse di evasione fiscale e contrabbando di gasolio ad eccezione del capo d’imputazione inerente all’accusa di omessa dichiarazione fiscale della società Alburni Service Srl per il periodo che va dal 2013 al 2016. Decaduta per tutti e tre, inoltre, sempre dinanzi al Gup, l’accusa di associazione a delinquere. I tre imputati dovranno ora affrontare il processo che si svolgerà a gennaio a Taranto.