“Alla Camera dei Deputati stiamo lavorando ad una legge che prevede la sperimentazione di un vaccino via orale di tipo immuno-contraccettivo per inibire la riproduzione di alcune specie di fauna tra le quali i cinghiali”. Spiega così, al microfono di Anteprima 24, il lavoro circa l’emergenza cinghiali che interessa tutta Italia, il deputato del M5S, Alessandro Caramiello, in risposta all’appello lanciato nei giorni scorsi dal sindaco del Comune di Postiglione, Carmine Cemmano, al ministro dell’agricoltura, alla Regione e alla Provincia di Salerno.
“Dopo l’approvazione nella legge di Bilancio dello scorso anno e la pubblicazione del bando da parte del Ministero della Salute, si è aperta la fase di sperimentazione per l’uso via orale del vaccino immuno-contraccettivo ‘GonaCon’ allo scopo di inibire la riproduzione di alcune specie di fauna, in particolare dei cinghiali, visti anche gli episodi di peste suina. Si tratta – spiega Caramiello – di un progetto di sperimentazione finalizzato al contenimento della popolazione dei cinghiali ed è anche una delle misure fondamentali per la prevenzione ed il controllo della malattia nelle aree confinanti con le zone infette che è opportuno individuare modalità di contenimento, come la contraccezione, che non siano esclusivamente la selezione e la riduzione del numero tramite le attività venatorie”.
Il GonaCon è un prodotto registrato negli Stati Uniti dalla United States Environmental Protection Agency ma non è autorizzato come medicinale veterinario in Europa e risulta essere stato impiegato negli Stati Uniti per la sterilizzazione solo di alcune specie di animali selvatici diverse dai cinghiali. “Da studi scientifici – spiega Caramiello – che sono stati svolti sul cervo dalla coda bianca negli USA si evince che il trattamento iniettabile su larga scala è difficilmente praticabile dati gli elevati costi in termini di risorse economiche, umane e di stress a carico degli animali”. Il vaccino sperimentale è stato assegnato ai proponenti dei progetti selezionati dal Ministero della Salute al termine ai quali è stato erogato un finanziamento pari ad un massimo di 250.000 euro ciascuno, a vincere il bando ministeriale di sperimentazione in Italia del vaccino, l’Istituto Zooprofilattico di Lazio, Toscana e l’Istituto Zooprofilattico dell’Italia Meridionale.
“Occorre rifinanziare la sperimentazione con una somma maggiore – aggiunge Caramiello- Il GonaCon ha dato buoni risultati negli altri paesi e rappresenta il metodo intelligente e incruento di controllo delle nascite per i cinghiali. Da più di vent’anni è infatti assodato, sotto il profilo scientifico, che la pressione venatoria provoca un aumento delle capacità riproduttive degli esemplari giovani, la destrutturazione dei branchi, la dispersione delle popolazioni per questo-conclude il deputato Caramiello- è necessario estendere l’uso del vaccino”.