“L’elezione indiretta dei Consigli Provinciali? Prima passa nell’archivio delle cose sbagliate e meglio è. Sono bastati meno di 10 anni per mostrare tutti i macroscopici errori di visione contenuti in quella riforma. Su tutti il depotenziamento di un Ente Locale decisivo per lo sviluppo del territorio, con amministratori che, ovviamente, più che mai, rispondono ai meccanismi del consenso piuttosto che ai bisogni del corpo elettorale. Un danno enorme per tutte le vertenze, le criticità, le problematiche di area vasta, che necessitano invece di un riferimento istituzionale fortemente legittimato per trasformare il conflitto sociale in motore dello sviluppo”. Così Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Si è sentita l’assenza della Provincia a proposito di tutela dell’ambiente e del paesaggio, di sistema formativo e produttivo, di servizi essenziali come la sanità e i trasporti. E poi, come si vede anche dalle recenti elezioni salernitane, c’è l’affermarsi di un potere tutto maschile, diretta emanazione dei sistemi di potere che prosperano a livello locale. Un difetto grave, che la politica e le istituzioni non possono permettersi e che verrebbe almeno ridimensionato dal voto popolare. Prima torneremo a sceglierci i consiglieri provinciali e meglio sarà”, conclude il deputato.