Tempo di lettura: 2 minuti

Increscioso episodio di inefficienza e paralisi amministrativo-burocratica: i bambini che frequentano la scuola materna ed elementare “Fabio Filzi” di Bracigliano, da circa dieci giorni sono costretti a notevoli disagi a causa del mancato funzionamento dei termosifoni determinato da un guasto alla caldaia.

Montano sdegnate le unanimi proteste di genitori e nonni dei piccoli alunni, che registrano con grande disappunto l’inerzia e la negligenza manifestata dall’Amministrazione Comunale da un lato e dall’istituzione scolastica dall’altro, che appaiono anche in contrasto tra di loro sull’assunzione di responsabilità ed iniziative tese ad eliminare il grave disservizio.

“Molti genitori – dichiarano i Consiglieri del Gruppo di opposizione “Radici”ci hanno contattato per esprimere tutta la loro collera per tale prolungato immobilismo istituzionale. Siamo venuti a conoscenza che l’ufficio tecnico comunale avrebbe designato un tecnico installatore per provvedere alla sostituzione di un pezzo mancante della caldaia, ma a tutt’oggi nessun intervento manutentivo è stato eseguito”.

E’ d’obbligo evidenziare – continuano gli esponenti di “Radici” – che il riferito intervento manutentivo avrebbe dovuto avere luogo in chiave preventiva, considerato che l’avvio dell’anno scolastico suggerisce lo svolgimento ed espletamento di ogni monitoraggio relativo al corretto funzionamento dei vari servizi offerti dalla scuola”.

Siamo certi – concludono i Consiglieri di “Radici” – che il tardivo intervento manutentivo potrà solo servire a tacere circa l’inefficienza e negligenza di coloro i quali sono preposti alla supervisione del buon funzionamento di tutti gli apparati tecnici, ma è fuor di dubbio che restano legittime le perplessità e le proteste dei genitori dei piccoli utenti che hanno osservato passivamente alla arroganza ed inettitudine gestionale degli organi preposti”.

Al di là degli screzi e dissapori tra le due istituzioni (amministrativa e scolastica), il Gruppo “Radici” e i genitori dei piccoli alunni che frequentano le scuole del territorio, hanno a cuore esclusivamente la tutela della buona salute della comunità scolastica, atteso che molti bambini, in questo periodo, sono stati costretti a restare a casa o in via preventiva o perché sono stati colpiti da malanni stagionali.