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Sul dimensionamento scolastico nel Cilento la Regione fa orecchie da mercante”. Aurelio Tommasetti torna sull’accorpamento degli istituti di Ogliastro Cilento, Prignano Cilento e Cicerale a quello di Omignano-Gioi. Il consigliere regionale della Campania della Lega ha scritto all’assessore Lucia Fortini per sollecitare l’istituzione di un tavolo tecnico con gli amministratori dei comuni interessati e una rappresentanza delle famiglie. La risposta però non è quella che ci si attendeva.

Dopo la Pec da me protocollata, l’assessore ha fatto presente di aver già avuto incontri con i sindaci e dirigente, invitando i genitori a rivolgersi ai propri rappresentanti locali. Un chiaro sgarbo istituzionale ma è l’ultimo dei problemi, perché io mi sono solo fatto carico di un accorato appello e la mia presenza poteva anche essere superflua. Mi preoccupo invece dello sgarbo al territorio e ai genitori, contrariati per non essere stati resi partecipi della scelta intrapresa”.

Il disappunto evidente dei cittadini deriva dalla mancata risposta alla lettera inviata all’assessore: “Le famiglie hanno raccolto 124 firme, volevano conoscere le motivazioni tecniche che hanno condotto a questa riorganizzazione, che sottrae i plessi di Ogliastro Cilento, Prignano Cilento e Cicerale al Vico di Agropoli, tenendo peraltro conto che l’assetto attuale già prevede correttamente l’autonomia di Omignano-Gioi. Non voglio neanche entrare nel merito dell’opportunità della scelta ma ritengo che vada discussa nelle sedi opportune coinvolgendo le comunità locali. Invece i genitori, nonostante le richieste, non sono mai stati ricevuti. Forse in Cilento non si può parlare di scuola?