Si è in attesa dell’esito dell’esame sul DNA dell’arto ritrovato sulla spiaggia di Licinella, a Capaccio Paestum, per venire a capo del mistero circondato attorno al ritrovamento casuale da parte di un turista tedesco che, a spasso sulla spiaggia con il suo cane, ha rinvenuto un pezzo di tibia con calzini e scarpa. La Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno ha disposto il sequestro dei resti sui quali bisognerà eseguire una serie di esami compreso quello della DNA per cercare di dare un volto alla vittima . Al momento l’arto, una tibia con piede destro, è custodito presso l’obitorio dell’ospedale di Eboli mentre i carabinieri della compagnia di Agropoli, agli ordini del comandante Giuseppe Colella, indagano ad ampio raggio per capire e risalire al misterioso ritrovamento, avvenuto a pochi passi da un noto stabilimento balneare, dietro una duna dorata, dietro alcune barche che nascondevano il macabro ritrovamento. L’arto è stato presumibilmente restituito dal mare. Si tratterebbe di un soggetto maschile almeno secondo i primi rilievi. Scarpa e calzino non appaiono ancora in buone condizioni tanto da far presumere che non sia trascorso molto tempo. L’ipotesi più accreditata è che possa trattarsi del corpo di uno dei numerosi migranti che hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo. Ma non si esclude nessuna ipotesi.
Osso ritrovato in spiaggia, esame del Dna per risalire alla vittima
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