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La Fials Salerno intende mettere in luce il crescente disagio legato alle condizioni di lavoro del personale sanitario e alle legittime proteste causate dalle violazioni contrattuali e dalla carenza di personale. “La situazione attuale ha un impatto negativo sul carico di lavoro, sui turni e sugli orari, portando a una significativa mancanza di riposo e a un eccessivo ricorso agli straordinari e ai doppi turni, con un accumulo di ore non recuperate”, afferma Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno.

Queste problematiche mettono a rischio la sicurezza dell’assistenza, esponendo sia gli operatori che i pazienti a seri rischi per la salute, nonostante le ripetute segnalazioni. “È urgente affrontare immediatamente la carenza di personale e le criticità organizzative per evitare conseguenze negative sul Livello Minimo di Assistenza essenziale per i cittadini,” aggiunge Lopopolo. Con l’avvicinarsi della stagione estiva, delle ferie, dei congedi, delle maternità e di altre assenze, c’è il rischio che i reparti debbano essere accorpati o chiusi. “È indispensabile adottare misure straordinarie e tempestive per far fronte alla attuale scarsità di personale,” continua.

Nonostante le promesse di una valutazione approfondita del personale in relazione all’applicazione della legge 190, al momento non sono stati forniti dettagli concreti. Le richieste di dialogo sono rimaste senza risposta e si osserva una grave carenza di personale in tutte le categorie professionali, con ripercussioni sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta. “Assistiamo con rammarico a una significativa riduzione dell’assistenza sanitaria, che sembra ora dover essere nuovamente supportata dagli straordinari, imponendo ai lavoratori un ulteriore sacrificio per garantire i Lea,” dichiara Lopopolo.

Nell’ultima trattativa, la Fials ha espresso tutte le perplessità riguardo a quanto specificato dalla Direzione Sanitaria, che consente di chiedere una deroga all’elevazione dei limiti delle ore di straordinario a 180-250, in totale disprezzo della normativa di riferimento. “Ancora una volta si chiede un ulteriore sforzo agli operatori, che vogliono garantire i servizi e l’assistenza sanitaria grazie esclusivamente al loro immenso spirito di sacrificio e abnegazione”, commenta Lopopolo.

Attualmente, l’unica cosa che ci tiene a galla è lo spirito di abnegazione del personale, ma le carenze sono così significative che non possiamo più tollerare il fatto che questa Asl non possa concedersi ferie e che gli ospedali non siano più sicuri a causa della nota carenza di personale che sta portando al ridimensionamento dei servizi”, afferma Lopopolo. Il ricorso eccessivo agli straordinari comporta il depauperamento del fondo art. 102 per incarichi, progressioni economiche e indennità professionali, riducendo notevolmente le possibilità per i lavoratori di avere avanzamenti professionali ed economici previsti dal contratto vigente.

I lavoratori stanno pagando un considerevole debito contratto dall’Azienda e probabilmente subiranno un ‘trattamento’ configurabile a quello richiesto dalla Direzione: doppi turni a garanzia dei Lea”, conclude Lopopolo. Per questi motivi, la Fials provinciale ha deciso di intraprendere azioni di protesta, organizzando sit-in davanti a ciascun presidio ospedaliero/Dea.

L’inizio del sit-in sarà venerdì 28 giugno 2024 presso l’ingresso/parcheggio dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dalle 10 alle 13. Durante il sit-in, il sindacato Fials intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni riguardo alle condizioni di lavoro insostenibili del personale sanitario e alle gravi carenze che stanno mettendo a rischio la qualità dell’assistenza offerta ai cittadini. “È fondamentale che le istituzioni prendano atto di questa situazione critica e adottino misure concrete per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per gli operatori, nonché un Livello Minimo di Assistenza adeguato per i pazienti”, conclude Lopopolo.

La Fials salernitana ha invitato tutti i lavoratori e la cittadinanza a partecipare al sit-in per difendere il diritto alla salute e alla dignità lavorativa del personale sanitario. “Soltanto unendo le forze possiamo ottenere il cambiamento necessario per garantire un sistema sanitario efficiente e rispettoso di chi vi lavora e di chi ne beneficia”, conclude Carlo Lopopolo.