Salerno – Si è appena conclusa la XXXVII edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, una rassegna che ormai caratterizza l’estate salernitana, senza soluzione di continuità, da oltre sette lustri. Una delle rassegne teatrali più longeve della Campania, fortemente legata a un luogo del centro storico: l’antico slargo longobardo di Santa Maria dei Barbuti, dove gli eventi si svolgono in uno scenario a cielo aperto, sotto le stelle e con le quinte dei palazzi antichi. Di qui anche lo slogan dell’edizione 2022 “Tra palco e luna”. È tempo di bilanci che la direttrice organizzativa, Chiara Natella, della Bottega San Lazzaro, traccia a caldo: “Da luglio a settembre sono tanti gli eventi che si sono susseguiti con mini rassegne tematiche – spiega Natella – La prima cosa che mi sento di sottolineare è proprio la varietà e la lunghezza del cartellone, che ha accontentato tutti: dal teatro di tradizione a quello classico, dalla poesia alla danza, dalla musica al cinema”. “La Notte dei Barbuti” a cura di Brunella Caputo; “Il Cinema ritrovato”, una mini rassegna di film d’autore organizzata con Peppe D’Antonio di Linea D’Ombra, a cura di Linea D’Ombra; Il progetto internazionale “Salerno animo del Mediterraneo”; Il Premio Peppe Natella che è andato a un mattatore delle scene come Massimo Venturiello; Foglie di teatro”, a cura di Andrea Carraro, spettacoli a tema preceduti da visite guidate nel centro storico di Salerno con l’associazione Erchemperto; “Danza sotto le stelle”, a cura di Antonella Iannone e il recente “Salerno Day”, curato da Eduardo Scotti. “La novità più rilevante – prosegue Natella – è stato il pubblico giovanile, sono almeno 400 i giovani che hanno partecipato agli spettacoli tra il pubblico è questo è un dato importante. È bello rivederli a teatro, soprattutto il teatro Classico. Da evidenziare anche la presenza di spettatori stranieri, soprattutto inglesi, tedeschi e spagnoli. Ringrazio il Comune di Salerno, con il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore al Turismo, Alessandro Ferrara, che hanno sostenuto la rassegna, sottolineandone più volte il valore culturale e turistico”. Quest’anno poi si è venuto a creare un ponte Salerno- Roma, grazie a importanti contatti con i teatri della Capitale che porteranno a qualificare sempre più l’offerta spettacolare. Chiara Natella ci tiene a ringraziare infine: “Il pubblico che ci ha seguito con costanza quasi tutte le sere, gli organi di informazione che hanno dato eco agli spettacoli in programmazione e i tanti attori, attrici e registi che con le loro parole di incoraggiamento ci hanno invitato a resistere e a proseguire questo sogno iniziato da mio padre, Peppe Natella, nel lontano 1982”. Per l’estate 2023 si è già al lavoro, tra le anticipazioni, ci sarà spazio ancora maggiore per i giovani.
Si è conclusa la XXXVII rassegna di “Teatro dei Barbuti”: bilancio e anticipazioni
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