La Sindaca Anna Petta: “Polemiche tardive e incoerenti dall’ex assessore che oggi scopre l’iter avviato già a gennaio ‘24. È evidente una scarsa conoscenza dei regolamenti comunali”.
In merito alla conferenza stampa del gruppo di opposizione riguardante la mancata iscrizione del punto all’ordine del giorno per il prossimo Consiglio Comunale relativo ai locali della scuola superiore Margherita Hack, è necessario fare chiarezza su più fronti.
“La mancata iscrizione del punto all’ordine del giorno non è frutto di scelte arbitrarie, ma del pieno rispetto del Regolamento delle sedute consiliari del Comune di Baronissi, nello specifico dell’articolo 36, comma 3. Iscrivere il punto senza il completamento dell’iter tecnico-amministrativo avrebbe rappresentato una violazione delle norme”, afferma Agnese Coppola Negri, Presidente del Consiglio Comunale.
Come previsto, infatti, dal regolamento, affinché un argomento possa essere discusso in Consiglio, è necessario che l’iter includa l’acquisizione dei pareri tecnici e il passaggio in commissione consiliare.
“Tali passaggi non erano ancora completati, e per questo motivo non è stato possibile inserire il punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Il rispetto delle regole è fondamentale per garantire la legittimità delle deliberazioni”, sottolinea il Presidente del Consiglio.
Per maggiore chiarezza, forse sarebbe stato opportuno specificare meglio che, nelle more dell’acquisizione del parere tecnico, il punto non veniva portato all’ordine del giorno. Questo passaggio avrebbe evitato qualsiasi possibile equivoco, soprattutto in riferimento alla proposta avanzata dall’opposizione, che si dichiara corredata da parere tecnico, circostanza che non corrisponde alla realtà. Infatti, l’iter procedurale prevede che il parere venga acquisito solo in un momento successivo e non può essere considerato già esistente.
Le accuse mosse dal gruppo di opposizione appaiono, inoltre, prive di coerenza e fondate su una memoria quantomeno corta. La procedura per la localizzazione degli spazi scolastici è stata infatti avviata già a gennaio 2024, prima dell’insediamento di questa amministrazione, quando l’attuale opposizione deteneva la responsabilità politica sui temi sociali che oggi solleva.
“È paradossale che proprio chi allora ricopriva il ruolo di assessore alle politiche sociali si accorga oggi, 11 mesi dopo, di un problema che lui stesso avrebbe potuto affrontare tempestivamente. Inoltre, tali dichiarazioni dimostrano non solo una mancanza di memoria, ma anche una scarsa conoscenza del regolamento comunale, nonostante i numerosi anni trascorsi in Consiglio Comunale”, dichiara la Sindaca di Baronissi Anna Petta.
“In merito alla posizione espressa dal Consigliere di maggioranza, si precisa che si tratta di una posizione personale e non condivisa dal gruppo. La maggioranza è unita e compatta nel voler affrontare e risolvere i problemi della città, senza polemiche e nel pieno rispetto delle regole” – continua Anna Petta.
Si evidenzia, inoltre, che il comunicato diffuso alla stampa dal gruppo di opposizione contiene numerose imprecisioni e affermazioni distorte. È doveroso ribadire che alle osservazioni già sollevate sono state fornite risposte esaustive nelle precedenti note, chiarendo ogni aspetto delle procedure seguite e delle decisioni prese. La divulgazione di simili dichiarazioni inesatte rischia di generare confusione tra i cittadini e strumentalizzare questioni già chiarite.
“Nonostante la competenza sugli istituti scolastici superiori sia esclusivamente provinciale, l’Amministrazione comunale ha lavorato con spirito collaborativo fin dall’inizio del 2024, concedendo una deroga straordinaria per affrontare e risolvere il problema degli spazi scolastici. La politica ha fatto la sua parte con responsabilità. Attualmente il parere tecnico non è stato ancora rilasciato, per cui è indispensabile che l’iter tecnico venga completato per consentire al Consiglio Comunale di discutere e deliberare sul tema. Una volta completata la procedura, il punto potrà essere iscritto all’ordine del giorno di una successiva seduta consiliare, garantendo così il pieno diritto di iniziativa dei consiglieri comunali e il rispetto delle norme regolamentari” – concludono.