Colliano (Sa). È stato assolto perché “il fatto non sussiste”, dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno, Francesco Guerra, il sindaco del Comune di Colliano, Adriano Goffredo, accusato di concorso per disastro ambientale, taglio abusivo di piante e abuso d’ufficio, per avere nel 2020, con ordinanza sindacale, affidato tramite gara d’appalto ad una ditta del posto priva di autorizzazioni, il taglio di 64 piante di faggio e cioè arbusti ad alto fusto siti nell’area naturale montuosa demaniale e protetta Sic -Zps della Riserva Naturale Monti Eremita Marzano-Foce Sele Tanagro nel territorio del comune di Colliano.
Una vicenda giudiziaria durata ben due anni, quella che ha visto il primo cittadino di Colliano, difeso dall’avvocato Renivaldo La Greca, e rinviato a giudizio insieme al titolare dell’impresa appaltatrice dei lavori e alla responsabile dell’ufficio finanziario di Palazzo di città, questi ultimi difesi dagli avvocati Danilo Laurino e Sonia Carpentieri, optare per il rito abbreviato.
Gli altri due coimputati nel processo invece, l’imprenditore e la funzionaria, hanno scelto la celebrazione del processo per rito ordinario che è ancora in corso. A denunciare il primo cittadino, il funzionario comunale e l’impresa, i carabinieri forestali che, a seguito di un controllo in località Piano Lungo-Cerra Cupa, riscontrarono delle irregolarità ricadenti in capo alla ditta e al Comune, portano anche all’immediato sequestro del cantiere.
Piante che però, in sede giudiziaria, la difesa dell’avvocato La Greca ha dimostrato con perizia tecnica e relazioni dei vigili urbani, la pericolosità dello stato in cui versavano gli alberi tanto da emettere una ordinanza sindacale ad hoc di taglio per tutelare la pubblica incolumità. Accuse queste, che in fase dibattimentale si sono rivelate quindi, infondate e che hanno portato il Gup a chiedere ed ottenere, come avanzato anche dal pubblico ministero, l’assoluzione del sindaco Goffredo.