Tempo di lettura: 2 minuti

Accusò  la preside della scuola dove insegnava di averlo colpito con un registro. Ma l’accusa  formulata da Umberto Ferrigno, docente di accoglienza turistica dell’alberghiero G. Filangieri di Cava de’ Tirreni contro Raffaela Luciano, dirigente dell’Istituto scolastico dall’a.s. è stata ritenuta infondata.  Il Giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore ha assolto la Dirigente con formula piena perché il fatto non sussiste, riformando la sentenza di condanna del primo grado con revoca delle statuizioni civili. In conseguenza di ciò Il professore Ferrigno ha dovuto restituire alla dirigente quanto da lei pagato in ottemperanza alla sentenza di primo grado del Giudice di pace di Cava dei Tirreni della quale alcuni organi di stampa avevano dato ampia notizia a fine dicembre 2022.Il professor Ferrigno aveva accusato la dirigente scolastica Luciano  di averlo colpito con un registro durante un consiglio di classe il 14 aprile del 2016.   “Non ho mai avuto dubbi che la verità sarebbe stata riaffermata. Oggi la correttezza dei miei comportamenti  è liberata dall’ombra infamante che il professor Ferrigno ha gettato su di me, come dirigente scolastica (e come persona), con la sua accusa di averlo percosso.”  “I pubblici dipendenti devono agire con disciplina ed onore; il rispetto di questo principio costituzionale è parte integrante del compito educativo della Istituzione scolastica nella quale gli studenti devono poter fare affidamento su modelli di comportamento corretti. Nella fascia di età della scuola secondaria di secondo grado, ad esempio, gli studenti si avvicinano sempre più all’esercizio della responsabilità delle loro scelte e strutturano il modo di muoversi e agire nella società  e per tale motivo devono avere intorno a se’ esempi di corretto comportamento da parte degli adulti, qui compresi gli insegnanti che sono anche, per i loro allievi, dei modelli di comportamento.Su tale aspetto voglio confermare la mia stima profonda per le energie positive del professionale Filangieri, per quanti alla attività di insegnamento hanno aggiunto il valore dell’ascolto attivo e del buon esempio anche con la assiduità e la continuità del loro lavoro. Tali sono le energie che educano le nuove generazioni alla onestà intellettuale, al confronto e alla dialettica leale, nel quadro più ampio di una società civile dove a vario titolo gli adulti hanno la responsabilità di agire da persone perbene”.