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Castelnuovo di Conza (Sa) – “Colture distrutte e danni ingenti”. È quanto denuncia, Giulio D’Elia, imprenditore agricolo di Castelnuovo di Conza, che lamenta, insieme ad altri imprenditori agricoli del posto e proprietari terrieri dell’Alta Valle del Sele, la presenza nei terreni agricoli coltivati di gruppi di cinghiali.

“I troppi cinghiali nei terreni coltivati, distruggono ogni giorno i sacrifici del lavoro di agricoltori e contadini-racconta.  Abbiamo anticipato i soldi per la preparazione dei terreni, aratura, fresatura, semi e fertilizzanti da 130 euro al quintale, oltre al prezzo del gasolio per i mezzi agricoli ma i cinghiali hanno distrutto tutto il nostro lavoro e i nostri soldi-sottolinea D’Elia. Con i cinghiali – dice – il fallimento di tanti agricoltori è assicurato. Se le autorità non prendono seri provvedimenti a riguardo, tra non molto- annuncia-saremo costretti a non seminare più, oltre alla continua paura perché nei paesi di campagna i cinghiali arrivano fino dinanzi casa, aggredendo i cani da guardia e facendoci temere per la nostra incolumità”. Una situazione preoccupante quella che racconta D’Elia costretto quotidianamente e fare i conti con gli ungulati selvatici che minacciano case, terreni e la tranquillità dei residenti che vivono nei comuni delle Aree Interne del territorio salernitano che ora chiedono aiuto alle Istituzioni.