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È durato poco ore il giallo che ha circondato il ritrovamento del cadavere di un cittadino di origini marocchine nei pressi dell’ Eremo di Santa Maria Castello nel Comune di Castel San Giorgio.

Il cadavere era stato rinvenuto, nel pomeriggio di ieri,  in una piazzola dai carabinieri dopo la segnalazione di alcuni passanti. I militari della Compagnia di Mercato San Severino giunti sul posto con un’ambulanza del 118 hanno accertato la morte violenta della vittima che presentava una ferita da arma da sparo alla testa. Le successive indagini hanno consentito ai militari di risalire alla sua identità: si tratta di un giardiniere ed operaio di origini marocchine, Mc. H., la cui scomparsa da casa era stata segnalata alla caserma dei carabinieri il giorno prima, il 30 gennaio, dalla moglie. Anche mediante attività di sopralluogo sulla scena del crimine, si legge in un comunicato a firma del procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Antonio Centore, i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti di G. P., un ragioniere con il quale la vittima aveva avuto in passato un rapporto di lavoro.

I carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, agli ordini del comandante Carlo Santarpia, supportati dal personale del nucleo investigativo di Salerno hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del presunto omicida, ritenuto responsabile di porto illecito di arma da sparo e dell’ omicidio aggravato dalla premeditazione del cittadino di origine marocchina.   Sulle  motivazioni per ora resta ancora stretto riserbo da parte degli inquirenti. La vittima era stata invitata per un chiarimento su una questione aperta tra i due nella piazzola, dove poi sarebbe avvenuto il delitto.