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Ha preso le mosse dalle denunce esposte da parte di due operatrici che segnalavano casi di maltrattamenti e omessa custodia ai danni di anziani ospiti della struttura “ Istituto europeo per la terza età “

l’indagine che ha portato all’emissione di misure cautelari per 10 persone in un’indagine che riguarda più di 20 sulla gestione della Casa di cura Sica situata a Cappelle, frazione collinare di Salerno. Le due operatrici hanno raccontato di aver svolto un solo turno di servizio nella struttura durante il quale erano state lasciate sole, raccontando di aver notato alcuni ospiti legati alla sedia a rotelle, di aver trovato un altro che indossava solo il pannolone legato al letto con stracci e vecchi maglioni, di aver ricevuto indicazioni di mettere a letto gli anziani con gli stessi indumenti che indossavano e di cambiare solo il pannolone. Nel loro racconto denuncia anche la scoperta di  un ospite obeso in un materasso intriso di urina in una stanza in cui non erano in funzione riscaldamenti e dove mancava l’acqua calda nei bagni. Parte da qui l’indagine che ha finito per far emergere che la struttura non aveva personale sufficiente e quello che c’era non era qualificato. Molti anziani erano tenuti in condizione degradante, ma sono due gli episodi più inquietanti che emergono dalla lettura dell’ordinanza attraverso la quale la procura, guidata da Giuseppe Borrelli,  ha mosso le sue accuse. L’induzione di un’anziana ospite non autosufficiente con la complicità di un amministratore di sostegno ad effettuare disposizioni testamentarie in favore di colui il quale è considerato la figura centrale di tutta la gestione, Sante Sica, oggi agli arresti domiciliari. Dopo aver fatto pagare attraverso bonifici più alti, la retta, Sica era riuscito ad avere anche la promessa del futuro versamento di metà dell’eredità dell’ospite. In una intercettazione si comprende anche che non è la prima volta, visto che la figlia di Sica parlando con il padre gli chiede di non essere egoista e di non fare come in una precedente occasione, trattenendo tutto per sé. Ma tra gli altri aspetti inquietanti anche i maltrattamenti di diversi anziani arrivati in codice rosso al pronto soccorso. In due casi gli il 4 settembre del 2023 e il 17/8/2022 si è verificata anche la morte dei pazienti, che, come  si legge nell’ordinanza, sono giunti in condizioni pre agonizzanti al pronto soccorso.