Salerno – Era la fine del 2015, quando, proprio dal palco del Concerto di Capodanno sul quale si era appena esibita Emma Marrone, l’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca disse al pubblico: “l’anno prossimo faremo il concerto in Piazza della libertà”. Solo chi ricorda questo dettaglio può comprendere la sfilza di commenti di delusione che il giorno dopo l’ufficializzazione da parte del Comune di Salerno che sarà Piazza Amendola ad ospitare il concerto dei Negramaro per l’ultimo dell’anno, si sono scatenati sotto il post social dell’attuale sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. La maggior parte fa notare che piazza Amendola può contenere un numero minore di persone e molti indicano in Piazza della Libertà l’alternativa migliore. Per anni, quando i cittadini erano in attesa dell’ultimazione della Piazza, si è parlato ed ipotizzato il suo utilizzo futuro per eventi e concerti. E come ricordavamo lo stesso governatore non ha mai fatto mistero del suo desiderio di poter festeggiare con i cittadini la fine dell’anno nella piazza sul mare più grande di Europa, per la quale, come ha avuto più volte occasione di dire, ha dato la vita e profuso massimo impegno affinché si arrivasse alla realizzazione perché, per l’ex sindaco di Salerno, quella piazza rappresenta il volto della nuova Salerno, non solo il profilo del nuovo Water front ma anche la nuova immagine che il Comune capoluogo deve proiettare nel mondo. Ma bisognerà attendere anni migliori. O misure di sicurezza migliori. L’amministrazione comunale è stata costretta a scartare queste ipotesi per le indicazioni di sicurezza rilevate dalla questura di Salerno che già in occasione della promozione della Salernitana in serie A aveva espresso diniego per l’utilizzo a fine di eventi della piazza che ha connotazioni tali da non consentire una gestione ottimale dell’ordine pubblico. l’utilizzo di Piazza della libertà richiederebbe infatti o la parziale chiusura del parcheggio sottostante o un impiego di personale difficile da reperire soprattutto perché si tratta della notte di capodanno, senza considerare i rischi connessi alla vandalizzazione della piazza.
