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Dalla sospensione della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro, avvenuta nel 1987, gli abitanti del Vallo di Diano sono costretti ad utilizzare un servizio sostitutivo di bus fornito da Trenitalia in virtù di un contratto con la Regione Campania. Un servizio, tuttavia, completamente inadeguato in quanto nei giorni semifestivi è ridotto del 50%, la domenica dell’80% e in occasione delle festività, come Pasqua e Lunedì dell’Angelo, è interamente soppresso. Nonostante le denunce del Comitato Pendolari Vallo di Diano e dei cittadini la situazione purtroppo resta immutata da tempo”. Dichiara il presidente della commissione Aree interne e capogruppo del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, firmatario di un’interrogazione alla giunta regionale.

I cittadini del Vallo di Diano, ovvero oltre 60 mila abitanti, sono costretti a notevoli spese e disagi per raggiungere le stazioni a loro più vicine (Battipaglia, Salerno e Sapri), che distano più di cinquanta chilometri. I problemi, inoltre, inducono i turisti ad optare per mete più accessibili. La lesione del diritto alla mobilità dimostra che il contratto di servizio con Trenitalia è stato di fatto disatteso. Per queste ragioni ho chiesto alla giunta regionale di prevedere interventi e iniziative per potenziare i servizi nei giorni festivi – conclude Cammarano e di valutare le proposte formulate dal Comitato Pendolari Vallo di Diano per migliorare, definitivamente, il trasporto in quei territori”.