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L’Associazione Italiana Coltivatori di Salerno segnala un allarmante aumento, nel salernitano, dei casi di tubercolosi bovina, ed in particolare nelle aree collinari dell’Alto Sele, dei Monti Picentini e del Cilento Interno, con un totale di 30 focolai su 32 registrati in Campania. Parliamo di aree interne in cui l’agricoltura e la zootecnia rappresentano le principali fonti di reddito e una tale circostanza appare particolarmente grave se si considerano le dannose conseguenze non solo per gli allevatori direttamente ed indirettamente coinvolti ma anche per tutta la filiera agricola campana. L’abbattimento forzato degli animali, il blocco delle consegne di latte e prodotti derivati e la perdita dei contributi comunitari legati al pascolamento sono solo alcuni esempi del danno considerevole, attuale e potenziale, causato dalla tubercolosi bovina”. Dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Aree interne Michele Cammarano, che questa mattina ha inviato una lettera all’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo.

Ho chiesto all’assessore Caputo di istituire un tavolo tecnico al fine di valutare lo stato dei fatti e la gravità della situazione e mettere in atto ogni misura idonea a contrastare le problematiche generate dalla tubercolosi bovina. È assolutamente necessario – conclude Cammaranoprevedere per le aziende colpite dei benefici a ristoro compreso un intervento di tipo amministrativo al fine di evitare che perdano i premi comunitari”.