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La scelta del comune di Altavilla Silentina di abbattere 27 ettari di bosco, noto come bosco Chianca, è incomprensibile. L’azione ignora completamente il rischio idrogeologico e i danni alla flora e alla fauna del territorio, al solo fine di aumentare le entrate comunali. Insieme alle associazioni ambientaliste e ai cittadini di Altavilla Silentina solleviamo forti dubbi sulla regolarità e sulla legittimità di questa operazione. Il bosco Chianca, indicato come bosco ceduo, non viene sottoposto al taglio dal 1978 e questo, di fatto, lo converte in bosco di alto fusto, condizione che determina che non possa essere abbattuto con mero taglio colturale senza autorizzazione paesaggistica. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale chiedendo se sia stata concessa l’autorizzazione al taglio del bosco Chianca, prendendo in considerazione la natura di bosco ceduo di alto fusto alla luce delle previsioni del Piano di Assestamento Forestale e quali misure siano state adottate per tutelare l’ambiente e il territorio nella zona interessata, al fine di prevenire il dissesto idrogeologico, i danni al paesaggio e la conservazione della biodiversità dell’area al confine del Parco del Cilento”. Dichiara il presidente della commissione Aree interne e capogruppo regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano.