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Fa dietrofront e annuncia pubblicamente il ritiro della delibera di giunta comunale n.126/2024 e degli atti connessi inerenti la variante al Piano Urbanistico Comunale 2024, il sindaco di Buccino, Pasquale Freda. A darne notizia è stato lo stesso primo cittadino ieri sera, in un incontro pubblico sulla contrarietà alla delocalizzazione delle fonderie Pisano promosso proprio da Palazzo di Città e a cui hanno partecipato, tra il pubblico, sindaci, ambientalisti, cittadini, consiglieri comunali volceiani di maggioranza e opposizione, il presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania, Michele Cammarano, e l’ex sindaco di Buccino, Nicola Parisi, quest’ultimo autore con l’unanimità dell’allora consiglio comunale, di una variante al PUC che nel 2018 impedì l’insediamento alle fonderie Pisano e dell’azienda di trattamento di 113mila tonnellate di rifiuti Buoneco srl nella zona industriale di Buccino trasformando l’area industriale in distretto agroalimentare.
Decisione, quella di ritiro della delibera adottata dall’amministrazione Freda di Palazzo di Città, arrivata all’indomani del ricorso n.8226 del 17.9.2024 promosso dalla società Fonderie Pisano & C. dinanzi ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania contro il Comune di Buccino per l’annullamento della delibera di giunta comunale n.126/2024 e dei relativi atti collegati tra cui, il provvedimento n.6988 del 6.8.2024 a firma del responsabile Utc e del sindaco del Comune di Buccino e della delibera di giunta comunale n.95 del 17.05.2024, mentre proprio sulla questione delocalizzazione delle fonderie, il Comune di Buccino è in attesa dell’esito della sentenza del ricorso sulla validità della variante al Puc adottata nel 2018 dal Comune di Buccino e che trasformò la zona industriale volceiana in distretto agroalimentare, artigianale e logistico. Esito del Consiglio di Stato che fa restare il territorio con il fiato sospeso ma che prospetta buone speranze poiché proprio qualche giorno fa, i giudici del Consiglio di Stato, ribaltando una sentenza del Tar della Campania che aveva bocciato la variante 2018 al PUC che aveva bloccato l’insediamento della società di trasformazione e trattamento aerobico di 113mila tonnellate di rifiuti organici nel lotto n.18 della zona industriale di Buccino ad opera della società sarnese Buoneco srl ed il cui ricorso era stato promosso proprio dalla società Buoneco contro il Comune di Buccino, ha ritenuto il provvedimento di variante al Puc 2018 conforme alla vocazione agroalimentare del territorio ed in linea con i provvedimenti regionali, oltre che a sottolineare il potere decisionale e di competenza in capo ai Comuni di varare il piano di sviluppo urbanistico del proprio territorio.
Variante 2018 a cui l’attuale amministrazione comunale presieduta da Freda, avrebbe aggiunto un ulteriore paletto per le imprese non agroalimentari sul territorio, attraverso una delibera di giunta 2024 della quale lo stesso primo cittadino ne ha annunciato il ritiro e contro la quale i Pisano hanno fatto ricorso dinanzi al Tar.
“Si tratta di un atto di responsabilità e maturità -dice il sindaco Freda sulla decisione di ritirare la delibera di giunta 2024. -Una decisione che serve a dare valore al provvedimento giudiziario emesso dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla variante 2018 che dà ragione al Comune di Buccino, evitando così di rischiare che un ulteriore provvedimento giudiziario possa procedere in senso opposto. Spetta ai Comuni- conclude il primo cittadino di Buccino- decidere lo sviluppo del territorio e la presenza di sindaci e cittadini all’incontro ribadisce la volontà di tutelare e difendere il territorio contro l’insediamento dei rifiuti ma siamo pronti a metterci contro la Regione insieme a tutti i sindaci nel caso in cui si prospetti il peggio”. Unanimità contro la delocalizzazione dell’opificio a Buccino, è stata ribadita anche dagli ambientalisti e dai sindaci e proprio durante l’intervento di uno dei cittadini impegnato nelle battaglie a difesa dell’ambiente nel Tanagro e che ha sferrato un attacco politico al Pd e al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, due sindaci degli Alburni, hanno abbandonato l’aula in segno di dissenso politico. Intanto però, mentre nei comuni del cratere prosegue la battaglia di contrarietà che dal 2018 vede uniti i territori del Cilento, il Vallo di Diano, gli Alburni, l’Alto e Medio Sele e il Tanagro contro la delocalizzazione delle fonderie Pisano a Buccino e Palazzo di città resta in attesa della decisione del Consiglio di Stato, la società Fonderie Pisano continua nel suo iter burocratico di presentazione di richieste autorizzative ai fini ambientali presso gli uffici della Regione Campania.