Salerno – È boom di domande per il Fondo nuove competenze 2022. In vista della pubblicazione del bando le imprese salernitane hanno già prodotto le istanze, come prevede la procedura, per la formazione dei lavoratori. Pensato durante la pandemia, il fondo è, infatti, destinato ai lavoratori dipendenti che rischiano di diventare esuberi se non si formano su nuove competenze digitali.
Oltre un centinaio le istanze sottoscritte da Unica Salerno, la federazione delle Micro & Piccole Imprese del Commercio, dei Servizi e dell’Artigianato. «Il capitale umano – commenta Alessandro D’Amico, responsabile Unica Salerno – deve essere tenuto al centro del sistema di crescita delle competenze così come chiede l’Europa. Non si devono creare diseguaglianze all’interno del contesto aziendale ma – aggiunge – concentrare l’attenzione sulla possibilità di fornire a tutti i lavoratori l’opportunità di partecipare alle attività formative. Dalle aziende associate è emersa forte la volontà di formare il tutto il personale, cosa purtroppo non sempre possibile, per via delle turnazioni, da qui la necessità – conclude D’Amico – in futuro di aumentare il periodo di svolgimento delle attività formative per organizzare le attività in azienda senza precludere a nessuno la partecipazione».
Nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19, il fondo è cofinanziato dal Fondo sociale europeo, e permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione. Grazie ai contributi dello Stato e del Fse – PonSpao, gestito da Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo.
Per il 2022 nuove modalità di accesso al finanziamento per le aziende che hanno già fatto pervenire gli accordi di rimodulazione ad Unica che li ha sottoscritti. L’obiettivo è, infatti, duplice: da una parte si vuole sostenere la ripresa dell’attività lavorativa delle imprese, implementando il processo di adattamento a nuovi modelli organizzativi e produttivi, e dall’altra offrire ai lavoratori strumenti innovativi per lo sviluppo di nuove competenze nell’ottica di “innalzare il capitale umano” quale risorsa per adeguarsi alle nuove condizioni di mercato.