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Salerno – “Una scelta assolutamente giustificata che non deve determinare alcuna tensione con le popolazioni”.  Il vice presidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola ancora una volta chiarito la posizione dell’ente rispetto all’individuazione nel comprensorio militare di Persano dell’aria dove verranno stoccati i 213 container rispediti dalla Tunisia e che da ieri hanno iniziato il loro viaggio dal porto di Salerno verso il Comune di Serre, incontrando una ma pacifica protesta da parte dei sindaci e delle popolazioni residenti. Bonavitacola intervenuto sulla questione questa mattina a margine della sua partecipazione ad un incontro a Giffoni Valle piana ribadendo anche che sul contenuto dei rifiuti nei containers c’è stata sempre chiarezza. “Ci sono stati controlli preliminari, sotto diretto controllo dell’autorità giudiziaria e delle autorità ambientali nel porto di Salerno – ha detto il vice di De Luca Ci sono rifiuti ormai conclamati che non contengono materiale organico e non determinano né problemi di miasmi né di salute”.  Ripercorsa anche tutta la storia della questione scaturita da una indagine delle autorità tunisine che ha portato anche all’arresto del ministro dell’Ambiente magrebino. In base agli accordi internazionali i rifiuti devono essere restituiti al territorio di provenienza, ovvero la Campania e in questo caso alla provincia di Salerno. Il presidente De Luca si è impegnato personalmente per un accordo con il governo tunisino. ”Abbiamo stipulato un protocollo e adesso noi stiamo rispettando gli impegni. Non vedo altre problematiche. Intendiamo, naturalmente, rimuovere questi rifiuti stoccati temporaneamente nel sito di Persano, nel giro di pochi mesi. Voglio solo ricordare che ciò che arriva è incommensurabilmente meno di ciò che già abbiamo portato via da Persano, dove stazionavano da decenni 80mila tonnellate di ecoballe. Ne abbiamo già rimosse 40mila e prevediamo l’intero sgombero di ecoballe entro l’autunno. Questo carico, invece, è di circa 4 mila tonnellate”.