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Salerno – Truffa ai danni dello Stato, favoreggiamento della immigrazione clandestina, contraffazione di documenti per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno e falso per induzione in atto pubblico. Sono le accuse avanzate dalla Procura della Repubblica di Salerno nei confronti delle due persone sottoposte agli arresti domiciliari e delle altre 3 ritenute responsabili di aver fornito ed utilizzato false certificazioni attestanti fittizi rapporti lavorativi con aziende agricole compiacenti al fine di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno dei cittadini stranieri ed il beneficio delle indennità non spettanti a carico dei cittadini italiani.  I 31 indagati coinvolti nelle indagini sono residenti nei Comuni di Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Mercato San Severino, Eboli, Pontecagnano Faiano e Serino (Avellino). “La predisposizione di fittizie attestazioni assunzione consentiva di trarre in inganno gli uffici preposti e quindi di ottenere, dietro pagamento di un compenso in denaro, per gli extracomunitari il rinnovo indebito del permesso di soggiorno e per gli italiani l’indebita percezione di indennità di disoccupazione, malattia o maternità”, spiega il Procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo. Che continua: “Le condotte criminose degli indagati sono state accertate attraverso una meticolosa attività di analisi della Guardia di Finanza delle copiosa documentazione acquisita presso un Caf di Montecorvino Rovella nonché presso alcune aziende agricole dell’agro nocerino-sarnese e della piana del Sele. Tra i destinatari del provvedimento eseguiti dai finanzieri del Comando Provinciale di Salerno oltre che l’ideatore della organizzazione, un italiano di Montecorvino Pugliano titolare del centro di Assistenza Fiscale, anche la sua compagna nonché segretaria e quattro italiani percettori di indebite erogazioni previdenziali e assistenziali dall’Inps”.