Svolta storica per la gestione e il trattamento dei rifiuti urbani per i 161 Comuni dell’ATO Salerno (tutta la Provincia di Salerno, più tre Comuni dell’avellinese). Il Consiglio d’Ambito dell’EDA Salerno, infatti, ha approvato all’unanimità il Piano d’Ambito Territoriale: uno strumento di pianificazione di fondamentale importanza che sarà la bussola per la costruzione, nel prossimo decennio, di un ciclo integrato dei rifiuti efficiente, moderno ed economico. Un risultato straordinario che giunge al termine di un iter amministrativo lungo e complesso.
Il Piano d’Ambito, infatti, è stato sottoposto alla consultazione pubblica durante la quale i soggetti interessati (associazioni, comuni, stakeholders) hanno avuto la possibilità di fare osservazioni e fornire ulteriori elementi conoscitivi da integrare all’interno dello stesso Piano e del Rapporto Ambientale. Il Piano, poi, è stato sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, ovvero quel procedimento che accompagna la pianificazione in modo da valutare ex ante eventuali impatti negativi sulle matrici ambientali: solo dopo aver superato positivamente l’esame dei competenti Uffici regionali si è potuto completare il processo di approvazione definitiva.
“Oggi abbiamo scritto una pagina storica per il nostro territorio”, afferma con orgoglio il Presidente dell’EDA Salerno Giovanni Coscia. “Per la prima volta ci dotiamo di uno strumento così articolato di ricognizione e di programmazione che rappresenterà la pietra miliare sulla quale costruire un ciclo integrato dei rifiuti moderno ed efficiente nell’ATO Salerno. Un traguardo assolutamente non scontato, vista l’estrema complessità del settore dei rifiuti e le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per un Ente che ha assunto la piena operatività solo nel 2019. Era nostro dovere raggiungere questo obiettivo per il bene dei cittadini salernitani ed abbiamo rispettato l’impegno, come ci piace fare”.
“Voglio quindi ringraziare – ha aggiunto Coscia – tutti i 161 Comuni dell’Ente che rappresento e per essi i Consiglieri d’Ambito, che in questi mesi di lavoro hanno sempre garantito pieno sostegno e fattiva collaborazione. Ringrazio il Direttore Generale Bruno Di Nesta e la struttura tecnica diretta dall’ingegnere Annapaola Fortunato per la grande prova di professionalità, abnegazione e capacità messa in campo nei duri mesi di lavoro che hanno accompagnato il processo di approvazione definitiva. Un ringraziamento particolare al Conai, per il fondamentale supporto tecnico ed organizzativo che ci ha fornito”.
Gli obiettivi. Il Piano d’Ambito prevede una notevole mole di investimenti pubblici, la completa ricollocazione dei dipendenti già appartenenti al ciclo dei rifiuti e il superamento dell’attuale gestione iper frammentata dei servizi di igiene urbana, attraverso l’individuazione di 11 SAD, all’interno dei quali i servizi di igiene urbana saranno affidati ad un gestore unico, con l’ambizioso obiettivo di ridurre i costi e, al contempo, migliorare la qualità dei servizi. In estrema sintesi, gli obiettivi che il Piano d’Ambito persegue si possono descrivere con le seguenti parole chiave: “Autosufficienza ed Autonomia”, “Prossimità”, “Più recupero” e “Più qualità”. “Autosufficienza ed Autonomia”, perché il Piano prevede la realizzazione di impianti pubblici per il trattamento/recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, con il superamento della carenza impiantistica e della frammentazione gestionale presente sul territorio. “Prossimità”, perché il Piano prevede la realizzazione sul territorio dell’ATO di impianti e strutture per il trattamento dei rifiuti e per il supporto alla logistica, onde ottimizzare i trasporti e contenere i costi sia in termini economici che ambientali. “Più recupero”, perché il Piano fissa obiettivi di recupero e riciclo, anche più ambiziosi delle norme e della pianificazione sovraordinata. “Più qualità” dei rifiuti e del servizio, perché le tecniche di raccolta pianificate assicurano che la qualità dei rifiuti intercettati sarà migliore, consentendo un più efficace recupero a costi più contenuti. Inoltre, il superamento dei sistemi tradizionali di raccolta garantirà maggiore decoro alle città ed ai territori dell’ATO.