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Al comune di Eboli è scontro sulla proroga dell’affidamento per il servizio di assistenza domiciliare integrata agli anziani non autosufficienti. Il capogruppo di FdI, Damiano Cardiello, annuncia esposti all’Anac, alla procura di Salerno e a quella della Corte dei conti. Una decisione presa dopo la risposta scritta dell’assessore Katia Cennamo, ad una sua interrogazione di un anno fa. Il servizio assistenziale è affidato alla coop Csm Service. È in proroga dal 2021. La gara è stata indetta dal Comune di Eboli, quindi gestita dalla Centrale unica di committenza “Valle dell’Irno”. Cardiello ora invoca chiarezza. Nell’interrogazione del 21 agosto 2023, il consigliere poneva una seria di domande. Ad esempio, per quali motivi fino ad allora la commissione di gara non avesse pubblicato “i verbali, di gara e la relativa determina di aggiudicazione”. Oppure se e quali provvedimenti avesse adottato,  a quel momento, îl Comune di Eboli. Ed inoltre, chiedeva se fossero state inviate diffida legale e segnalazione alla Procura di Salerno. Un altro interrogativo  riguardava l’ammontare dell’incasso percepito dalla cooperativa, a seguito della proroga nel periodo dal 1 gennaio 2022 al 1 settembre 2023.

Nelle 8 pagine di risposta scritta, l’assessore alle politiche sociali fa alcune premesse. Partendo dal tempo trascorso per rispondere a Cardiello. In carica dal 9 settembre dell’anno scorso, Cennamo evidenzia “di aver più volte richiesto agli uffici competenti notizie, informazioni e documenti”, per dare riscontro all’interrogazione. Un’interpellanza peraltro segnalata dal sindaco Mario Conte e dal segretario comunale. L’assessore però non avrebbe ricevuto “un riscontro ufficiale ma soltanto meri riscontri verbali”. Questo, spiega, in “ragione certamente del gravoso carico di lavoro dell’ufficio che nel periodo ha dovuto gestire sia il Piano di Zona sia il Settore Finanziario”. Dai documenti reperiti, l’esponente di giunta riassume alcuni passaggi. Come “l’impossibilità oggettiva di avviare procedure di gara” nel periodo Covid, per la straordinarietà di quella fase. Alcune determine fanno riferimento al dovere di erogare il servizio “senza soluzione di continuità”, a causa della tipologia di destinatari (soggetti fragili). Altre danno atto della necessità di “garantire continuità assistenziale”, quale causa delle proroghe. E insomma, “nelle more dell’espletamento” di una gara, il servizio è stato erogato dalla Csm Service (“contraente originario”) al “medesimo costo orario” del precedente appalto (17,05 euro).

Dalla risposta di Cennamo, si apprende che la commissione di gara – presso la Cuc Valle dell’Irno – ha pubblicato sull’albo on line dal 12/12/2022 al 27/12/2022 del comune capofila di Fisciano i verbali di gara e la relativa proposta di aggiudicazione. “Ad oggi – scrive l’assessore – non risulta che i Responsabili del Coordinamento del Piano di Zona, che si sono succeduti nel tempo, abbiano adottato alcun provvedimento di presa d’atto dell’esito della gara svolta dalla Cuc Valle dell’Irno che ha visto prima classificata la società Progetto 2000″. A tal luogo, si precisa “da quanto riferito dall’ufficio preposto la documentazione della gara non sarebbe stata mai trasmessa dalla Cuc Valle dell’Irno”. Le carte, invece, sarebbero “solo successivamente” state acquisite presso la stessa Centrale unica di committenza. Questo sarebbe avvenuto nell’estate 2023, da parte del nuovo Responsabile del Coordinamento del Piano di Zona. “Allo stato – aggiunge Cennamo – non sono state rese le motivazione della mancata formalizzazione dell’affidamento del servizio alla ditta aggiudicataria”. Non risulta “conseguentemente inviata diffida legale e/o segnalazione alla Procura della Repubblica di Salerno”. Quanto all’incasso per la coop Csm, “a seguito della proroga effettuata nel periodo dal 1 gennaio 2022 al 1 settembre 2023” è di € 827.149,21”. Cennamo puntualizza “che successivamente, dagli atti innanzi citati, risulta un ulteriore importo versato alla stessa Coop CSM per il periodo ottobre 2023 sino a dicembre 2023 di complessivi € 111.666,85”. Nella risposta dell’assessore, si legge l’invito agli uffici competenti a fornire “eventuali ulteriori chiarimenti ed integrazioni del presente riscontro”. E in ultimo, anche l’appello “già rivolto sia dal Sindaco che dalla scrivente, a concludere le procedure di cui trattasi”.