È stato dissequestrato il bosco comunale sito nel comune di Altavilla Silentina in località Chianca, dissequestrato su delega della Procura della Repubblica di Salerno, dai Carabinieri Forestali di Sicignano degli Alburni che circa un anno fa ne avevano apposto i sigilli a seguito di una indagine sulle autorizzazioni al taglio del bosco.
Il bene, di proprietà comunale, è stato restituito all’Ente di Palazzo di Città, per il tramite del sindaco Francesco Cembalo che ne era anche il custode giudiziario.
“Si è conclusa una vicenda che ha prodotto una grande contrapposizione ma che evidenzia la correttezza degli atti posti in essere dal Comune di Altavilla Silentina” – spiega il sindaco Cembalo. Lo stesso primo cittadino infatti, nell’ambito dell’inchiesta era stato indagato per danneggiamento e distruzione/deturpamento di bellezze naturali, di violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio per aver effettuato, in concorso con il direttore dei lavori e l’esecutore materiale, un taglio di bosco in località “Chianca” del Comune di Altavilla Silentina, in assenza di autorizzazione paesaggistica, in particolare nella particella forestale n. 5 del P.A.F. 2013/2022 (superficie intervento 23.51.79) del Comune. Vicenda giudiziaria che ha visto il Gip del tribunale di Salerno, Annamaria Ferraiolo, disporre l’archiviazione del procedimento per infondatezza della notizia di reato, ordinando la restituzione al Comune di quanto ancora in sequestro «ritenuto che la richiesta sia conforme alle risultanze acquisite e rada, pertanto, condivisa, attesa la qualificazione come “taglio colturale” dell’intervento eseguito sugli elementi boschivi e in quanto tale non necessita di preventiva autorizzazione, nonché l’insussistenza di elementi idonei a fondare una ragionevole previsione di condanna in relazione ai reati indicati, in quanto trattasi di questione di rilevanza amministrativa anche in assenza di elementi di riscontro in relazione alle altre fattispecie di denuncia». Archiviazione chiesta anche dal Pm della Procura di Salerno, Guglielmotti, poiché secondo le perizie tecniche “il taglio previsto si configura come taglio di utilizzazione boschiva compreso tra quelli colturali (tanto che il prodotto del taglio viene commercializzato) ed è comunque eseguito nel rispetto delle prescrizioni e dell’epoca prevista dal Piano di Assestamento Forestale … di conseguenza va equiparato ed assimilato al taglio colturale… non sia necessaria l’autorizzazione paesaggistica”, evidenziando la possibilità di un approfondimento autorevole per superare pareri discordanti in ordine alla tipologia di intervento da effettuare e di possibile trasformazione del bosco. Allegava altresì la sentenza n.72/2024 del 3.01.2024 del Tribunale Amministrativo Regionale- Sezione di Salerno-con cui veniva rigettata la richiesta di annullamento della nota di assenso al taglio della Comunità Montana Calore Salernitano (prot. n. 6935 del 25.09.2023) e che confermava la legittimità dei lavori di taglio anche se effettuati successivamente al periodo di validità del PAF 2013-2022;e secondo una seconda consulenza tecnica inoltre, La procedura amministrativa e autorizzativa relativa al predetto intervento ha rispettato quanto previsto dalla normativa; L’intervento del taglio è stato effettuato secondo quanto prescritto dal P.A.F. e in sostanziale conformità con la relazione di taglio; Il trattamento proposto per la particella 5 del bosco Chianca rientra nella fattispecie del taglio colturale come definito dal Regolamento Forestale 28 settembre 2017 della Regione Campania; Il trattamento proposto per la particella 5 del bosco Chianca non è soggetto ad autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 149, comma c), del d.lgs. n. 42/2004, non rientrando peraltro tra i terreni abbandonati di cui all’art. 3 del d.lgs. 3 aprile 2018.
“Ringraziamo la Autorità giudiziaria penale verso la quale abbiamo sempre nutrito la nostra
piena fiducia – dice il sindaco Cembalo – In sede giudiziaria abbiamo potuto confermare che il Comune di Altavilla Silentina ha sempre agito nel rispetto delle regole e nell’interesse pubblico generale”- chiosa il primo cittadino.
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Ambiente: dissequestrato dalla Procura il bosco Chianca, finito al centro di proteste e denunce
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