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Salerno – Una tavola composta da sei vignette che raccontano il mito di Apollo, partendo dai versi di Giuseppe Ungaretti, quando nel maggio del 1932 – durante il suo “Viaggio nel Mezzogiorno” – fece visita al Museo Archeologico di Salerno, collocato allora nel Palazzo della Provincia. Colpito ed estasiato dalla testa di Apollo, rimasta impigliata due anni prima nelle reti dei pescatori nelle acque del golfo salernitano, gli dedicò una prosa intitolata “La pesca miracolosa”. Da un’idea di Odïle, organizzata dall’associazione culturale ambientArti, con il patrocinio morale della Provincia di Salerno, da questo martedì 11 aprile, il Museo Archeologico Provinciale di Salerno aprirà le porte alla mostra La pesca miracolosa. Un fumetto entra al museo”, uno straordinario storytelling illustrato che, fino al 30 aprile, sarà esposto nella sala che ospita l’iconica testa di Apollo. Il linguaggio del fumetto, accolto ormai tra le forme artistiche dei nostri giorni, è utilizzato come narrazione e veicolo di conoscenza, con un approccio disincantato e divertente. Protagonista del fumetto è Apollo in prima persona e le sue espressioni buffe si rivolgono soprattutto ad un pubblico giovane, nell’intento di incuriosirlo e sollecitarlo ad una scoperta più ampia del nostro patrimonio artistico-culturale, avvicinandolo alla nona arte. La narrazione è semplice, ricca di particolari, ma allo stesso tempo così potente da renderci spettatori della vicenda stessa. “Sembrerà, così, di essere su quella barca nel momento in cui le forti mani rugose di un pescatore liberano la testa bronzea dalle reti” – racconta Odïle. All’anagrafe Daniela De Vita, l’illustratrice salernitana lavora come freelance, spaziando tra illustrazione per bambini, editoria e grafica. Dalla sua matita sono nati vari progetti dove è il territorio a fare da quinta, con i suoi personaggi sognanti e il forte legame con il mare, che i suoi capelli blu raccolti in una treccia ricordano. Sollecitata dall’iniziativa “Fumetti nei musei” lanciata dal MiC per le attività educative dei luoghi della cultura italiani e affascinata dalla prosa di Ungaretti, ha pensato fosse già di per sè una sceneggiatura perfetta da disegnare, con l’avvenimento più adatto a una illustrazione che si rivolgesse a grandi e piccoli lettori. “Ho solo unito un pizzico di ironia ai dialoghi. Il ritrovamento della testa di Apollo è diventato un simbolo rappresentativo del Museo Archeologico Provinciale Salernitano tale da meritare attenzione in ogni forma espressiva. Unire archeologia e poesia in un breve fumetto è stato un allegro e doveroso omaggio ad un luogo del cuore della mia città che, intanto, aveva riaperto da poco. Perché, allora, non raccontare anche questa storia tutta salernitana?”  – spiega la De Vita. Ad inaugurare la mostra, oggi pomeriggio, alle 17:30, uno speciale focus su archeologia, fumetto e letteratura per un racconto corale che si fonde nel sentimento comune ad incontrare l’arte. In compagnia dell’autrice, Daniela De Vita, ci saranno il fumettista Enzo Lauria, lo scrittore Domenico Notari ed Erminia Pellecchia, giornalista de Il Mattino. In apertura, i saluti di Francesco Morra, consigliere provinciale con delega alle Politiche Culturali. Ma non è tutto. Eventi collaterali saranno, in particolare, due workshop dedicati ai bambini (6/11 anni), nei giorni venerdì 14 e sabato 22 aprile, dalle 17 alle 18:30. Dove si trova il corpo bronzeo della statua? Come sarà vestito? A cura di Odïle, durante i laboratori di disegno “Il mistero di Apollo”, con l’aiuto di personaggi illustri che hanno delineato le origini di Salerno, ricostruiremo ciò che manca a completare l’immagine della divinità. Per info: [email protected] oppure Whatsapp 392-0149239. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19:30. Ingresso libero.