Il Vinitaly entra nel cuore delle sue giornate d’affari e «Next», la rivista di approfondimento fondata da Domenico Masi, indaga tra le vigne legate ai grandi monumenti internazionali per individuare quelle con il brand vino-sapere più forte e identificato.
Ne esce fuori un viaggio straordinario tra la Vigna di Leonardo, la Vigna della Reggia di Pompei e quella della Reggia di Caserta.
«Delle tre vigne individuate da Next – spiega Angelo Lomonaco, direttore della rivista di approfondimento, già giornalista del Corriere della Sera – l’unica al momento operativa è quella della Reggia di Caserta: quella di Pompei, nata per prima con Mastroberardino, alla fine degli anni Novanta, recentemente è stata affidata al gruppo Capaldo, proprietario, tra l’altro, del noto marchio Feudi, che la dovrà far rinascere; mentre quella di Leonardo è stata acquistata da poco dal magnate mondiale Bernard Arnault, il fondatore di LVMH, e non si sa quale sarà la sua destinazione».
L’obiettivo dell’inchiesta era quello di individuare le vigne più importanti a livello mondiale collegate a monumenti o a personalità di spicco della cultura universale. «Next» si è resa conto che sono tutte e tre in Italia e collegate quella della Reggia di Caserta e quella di Pompei a beni patrimonio dell’Umanità; quella di Leonardo a una figura universale del sapere.
L’inchiesta è stata curata da Luigi Ferraiuolo ed è uscita sul numero andato in libreria a febbraio ma datato come numero a cavallo tra 2024 e 2025. La rivista è disponibile anche on line su https://www.next-rivista.it