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Venezia – Pronta ad animare la Laguna dal 23 aprile al 27 novembre 2022, con una preapertura fissata nei giorni 20, 21 e 22 aprile, la 59° Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia farò da sfondo a un incredibile evento che vedrà protagonista assoluta Vienna Cammarota, la camminatrice più famosa del mondo, che con il suo trekking racconta in modo instancabile l’immenso Patrimonio morale, culturale e sociale della nostra Italia. 

All’età di quasi 72 anni, il 26 Aprile 2022, Vienna partirà dal Lazzaretto Nuovo di Venezia per osservare e descrivere la Via della Seta in un contesto contemporaneo, attraverso un percorso che toccherà ben 15 Nazioni e si concluderà a Pechino nel Dicembre 2025.

Guida Ambientale Escursionistica e Ambasciatrice Archeoclub D’Italia, particolarmente sostenuta e ammirata dall’archeologo italiano Sebastiano Tusa e dalla mecenate Chiara Modìca Donà dalle Rose, Presidente Fondazione Donà dalle Rose, Vienna Cammarota è la camminatrice della pace per la cultura e la prima donna al mondo che compirà un’impresa così ardua da Venezia a Pechino.

Numerosi anche i suoi interventi nelle scuole di tutta Italia per sensibilizzare i giovani verso la conoscenza e l’apprezzamento del patrimonio culturale, storico e sociale non solo del Bel Paese, per una condivisione autentica e sincera fra le persone di quanto il mondo ci offre e di ciò che l’uomo crea per migliorarlo.

IL LEGAME TRA VIENNA CAMMAROTA E VENEZIA 

Il tema della Biennale d’Arte di Venezia quest’anno è “Il latte dei sogni/The Milk of dreams”, nome tratto da un libro dell’artista surrealista Leonora Carrington che immagina e propone nei suoi racconti un mondo assolutamente libero, ricco di infinite possibilità, lontano da qualsiasi tipo di costrizione e di identità precostituita, in un rapporto autentico fra uomo e ambiente, fra corpo e Terra.
Proprio come sta a cuore a Vienna Cammarota che da sempre con i suoi incessanti viaggi e lunghi cammini attraverso il mondo vuole non solo sottolineare l’importanza del patrimonio artistico, culturale e sociale di ciascun luogo ma anche ricordare la necessità di essere responsabili verso se stessi e il Pianeta che si abita, in un atto di rispetto e condivisione che si dovrebbe rinnovare ogni giorno.

Oltre alla Biennale, quindi, altro sfondo perfetto per l’impresa di Vienna è non a caso il Lazzaretto Nuovo, gestito da Archeoclub D’Italia, luogo e simbolo di Rinascita, dove nacque la prima quarantena del Mondo Occidentale oltre 600 anni fa. Territorio abbandonato nei decenni scorsi, dopo un imponente lavoro di restauro è stato trasformato in uno splendido Eco-Museo.

E sempre a Venezia esiste una realtà d’eccezione, la Fondazione Donà dalle Rose con sede nell’omonimo Palazzo in località Cannaregio, impegnata nella promozione della cultura in Italia e all’estero oltre che nella salvaguardia dell’arte e dei principi autentici del mecenatismo. La Fondazione si impegna, inoltre, attraverso attività di vario tipo, progetti e iniziative anche internazionali, nella divulgazione di modelli di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, filosofico, storico, archivistico e musicale del nostro Paese in primis. Quest’anno il secentesco Palazzo Donà dalle Rose è anche sede del Padiglione della Repubblica di San Marino ispirato al tema del “Postumano Metamorfico” con una riflessione sul tema Uomo/Natura.

Considerati tali realtà e fattori, “Venezia è risultata essere la città ideale da cui Vienna potesse muovere i suoi passi per intraprendere un nuovo cammino rinnovando i valori sino ad ora sostenuti e nei quali ci identifichiamo non solo come Fondazione ma anche come persone che credono pienamente nella condivisione di idee, nello scambio di conoscenza, nel potere della bellezza, nella forza della Natura e nella libertà che ognuno di noi dovrebbe avere per poter esprimere se stesso nel modo più autentico possibile, senza barriere né pregiudizi” sottolinea Chiara Modìca Donà dalle Rose, Presidente Fondazione Donà dalle Rose.

“Il Lazzaretto Nuovo, dal quale Martedì 26 Aprile mattina, partirà Vienna Cammarota, era un territorio abbandonato ma grazie al grande lavoro di Archeoclub D’Italia – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia – sede di Venezia, l’isola è stato recuperato ed è splendido museo culturale, storico, archeologico e ambientale Il cammino di Vienna rappresenta davvero la grande ripartenza dell’Italia e non ha precedenti per età ma anche in quanto basato sulla descrizione, sulla narrazione del patrimonio culturale. Dunque una narrazione della Via della Seta in epoca contemporanea. Vienna il cammino lo farà con il libro di Marco Polo, il Milione, con la Bandiera dell’Italia, con la Bandiera dell’Ucraina, e sarà anche un percorso di pace. Il legame che dunque si rafforza tra Biennale e territorio è di notevole importanza. La stampa che deciderà di essere presente alla partenza di Vienna Cammarota, potrà vedere il Lazzaretto Nuovo e dunque le testimonianze storiche, compresi gli importanti rinvenimenti archeologici degli ultimi tempi”.

Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, storica camminatrice, sarà la prima donna nella storia a percorrere a piedi la Via della Seta, partendo dal Lazzaretto Nuovo di Venezia e arrivando a Pechino dopo avere attraversato : Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Iran. Turkimenistan, Azerbaigian, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan, Mongolia ed entrerà in Cina. Arrivo previsto a fine 2025!

UNA DONNA SEMPRE IN CAMMINO

Nel 2016 Vienna, partendo dal Parco Nazionale del Cilento, esattamente dai Templi di Paestum, sino al Parco Nazionale del Gargano, è stata protagonista – per un totale di 10 giorni – del “Cammino della Misericordia” proprio nell’anno del Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco, e con il preciso obiettivo di dedicarsi al dialogo, all’incontro, alla testimonianza.

Il 2017 è stato invece l’anno della ‘grande impresa’: Vienna, infatti, all’età di 68 anni, è partita da Karlovy Vary, cittadina termale della Repubblica Ceca, ripercorrendo il cammino intrapreso dallo scrittore tedesco Wolfgang Goethe nel 1786, così come egli stesso lo riporta nel libro “Viaggio in Italia” e da cui ebbe poi inizio il Gran Tour di fine Settecento con il lancio turistico del nostro Paese in tutto il Mondo.

Nel 2018, a completamento del cammino sulle tracce di Goethe, ha invece attraversato a piedi la Valle del Belice entrando nel Gretto di Burri dove il silenzio si unisce al contesto storico di quel dolore causato dal terremoto del 1968 ma allo stesso tempo anche al bello del paesaggio naturalistico siciliano.

Nel 2019 è stata poi protagonista del cammino sulla Via della Lana, attraversando in particolare borghi e città dell’Emilia-Romagna.

Il 26 Marzo 2021, accompagnata da circa 70 studenti, dal sindaco, dalle autorità militari, ma anche dalla preghiera alla Madonna di Fatima per la Pace nel Mondo, recitata dal parroco di Serre, la Cammarota ha iniziato un’altra grande impresa di 182 km a piedi all’età di 72 anni! In questo modo ha raccontato e documentato La Via Regia delle Calabrie, realizzata da Ferdinando IV a fine ‘700.

Nella sua vita, in compagnia del suo solo sorriso e del suo solito telefonino alimentato dall’energia solare, Vienna Cammarota ha attraversato a piedi: Tibet, Amazzonia, Madagascar, Patagonia, Italia, Europa, Israele, Palestina.