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Salerno – Oggi la priorità è il cessate il fuoco e questo bagno di sangue. A dirlo il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sul conflitto ucraino, a margine dell’inaugurazione, al Liceo “Sabatini Menna” di Salerno, dell’opera di Jorit, “Peace”, che invoca la pace e la convivenza civile tra i popoli, realizzata su una parete di grandi dimensioni del plesso di Via Pietro da Acerno del Liceo salernitano. Una colomba che toglie la A dalla parola War e la trascina verso la parola Peace è il Messaggio di pace che lo Street Artist ha voluto imprimere sulle pareti dell’edificio attraverso il progetto Right between the eyes che ha coinvolto la scuola salernitana così come altri plessi della regione Campania. L’inaugurazione è avvenuta questa mattina alla presenza del governatore della regione Campania che si è soffermato I giornalisti a commentare l’attuale situazione di crisi geopolitica ma anche l’aumento dei contagi chiedendo prudenza e pazienza. De Luca sollecitato dai giornalisti ha commentato anche le difficoltà che si stanno registrando per promuovere i progetti del Pnrr, il governo ha sbagliato scegliendo la strada della centralizzazione che  funzionerà solo per grandi realtà come Ferrovie dello stato ed Anas. Per De Luca però il piano va rivisto alla luce del conflitto

Secondo il governatore “tutte le persone di umanità e di buonsenso sono accomunate da sentimenti di pace. Il problema è che la pace va costruita e non viene costruita con i sospiri e la solidarietà ma creando azioni diplomatiche, equilibri di potere, alleanze. Da questo punto di vista mi pare che siamo molto indietro. Vedo che in questi giorni sta maturando un dialogo tra ucraini e russi. Si sta avviando una trattativa faticosa ma la strada è questa: favorire tutti i momenti di dialogo e poi alla fine credo che l’Europa dovrà pensare ad un grande progetto per tenere Russia e Ucraina dentro l’Europa perché sono parte essenziale della storia, della cultura, dell’umanità dell’Europa. Vorrei evitare di regalare la Russia alla Cina”.

Noi siamo un paese strano, nel quale dire le cose giuste, serie, è sempre difficile. È sempre più facile dire ‘Liberi tutti’, è cominciata la ricreazione.
Vorremmo tutti quanti andare in giro per l’Italia, per il mondo, fare quello che ci piace. Il nostro obiettivo è sempre quello: aprire tutto, le attività economiche, la vita culturale ma aprire per sempre. Non aprire e poi chiudere tra due mesi”
. Con queste parole, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato la situazione pandemica in Italia.
Perché da una settimana stanno aumentando i numeri delle occupazioni delle terapie intensive e dei ricoveri. Almeno l’uso della mascherina deve essere continuo. È un piccolo sacrifico ma un elemento prezioso di prevenzione al quale non dobbiamo rinunciare. Noi ci prepariamo ad accogliere una ondata di profughi dall’Ucraina. Dal punto di vista sanitario è un altro problema in quanto l’80% di loro non è vaccinato. Dobbiamo soprattutto affrontare un altro problema: in quel Paese non c’è la vaccinazione obbligatoria per quanto riguarda i bambini ucraini. Dobbiamo stare attenti a vaccinare tutti i bambini. Ci sono anche molte patologie che li riguardano, di tubercolosi ed epatite. Accanto al dovere assoluto di solidarietà e accoglienza, dobbiamo mettere in campo iniziative di prevenzione, di vaccinazioni di tutti per evitare che si diffondano focolai di contagio nella nostra regione. Sono tempi complicati. Pensavamo di essere usciti dall’emergenza Covid, poi la guerra, i contagi. Bisogna avere pazienza e prudenza. Ne stiamo uscendo. Non dobbiamo drammatizzare. I numeri sono sotto controllo ma ne usciamo se siamo prudenti. Perché in primavera, estate ci sarà, ovviamente, un rimescolamento sociale. Non vorrei poi arrivare ad ottobre e ricominciare la vecchia storia”.