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È stata confermata dalla Cassazione (LEGGI QUI) la sentenza di condanna ad 1 anni e 8 mesi di carcere con l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio e falso nei confronti dell’ex Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, mentre gli stessi giudici hanno rinviati gli atti in Corte d’Appello per rivedere la posizione di dirigenti e funzionari pubblici assolti in secondo grado. Processo di appello bis quindi, per sei persone, tutti dirigenti della Regione Abruzzo. Appello bis anche per l’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta.
Si tornerà quindi in tribunale a Perugia, dinanzi alla corte d’Appello dove toccherà alla magistratura vagliare altre posizioni degli indagati iniziali. Una tragedia che si sarebbe potuta evitare e sulla quale, come emerso dalla sentenza della Corte di Cassazione, la Giustizia vuole vederci chiaro circa le responsabilità degli indagati.
Era il 18 gennaio del 2017 quando una valanga si staccò dal Gran Sasso e travolse l’Hotel Rigopiano a Farindola, in provincia di Pescara. In quella tragedia morirono 29 morti e solo 11 furono i sopravvissuti. A perdere la vita tra gli altri, il 28enne di Valva, Stefano Feniello.