Salerno- Sono state rinviate a giudizio con l’accusa, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, 24 persone residenti tra Napoli, Salerno, l’Agronocerino sarnese e la Colombia, arrestati lo scorso anno dalla Guardia di Finanza di Salerno nell’ambito di una maxi-inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Salerno sul traffico internazionale di sostanze stupefacenti che gravitava al porto di Salerno.
A chiederne ed ottenere il rinvio a giudizio, i pubblici ministeri Marco Colamonici e Francesco Rotondo.
Gli episodi fanno riferimento al periodo dal 2018 al 2021 quando gli uomini della Guardia di Finanza di Salerno scoprirono l’importazione in Italia presso il porto di Salerno, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente tipo cocaina proveniente dal Sudamerica. Un sistema che secondo i Pm della Procura della Repubblica di Salerno era schematizzato in una vera e propria organizzazione criminale con compiti e funzioni ben specifiche, attivo in tutta Europa.
A capo del traffico di cocaina proveniente dalla Colombia, il narcotrafficante colombiano “Pocho” che avvalendosi di due fedelissimi in Italia che operavano tra il porto di Salerno e quello di Napoli da dove la droga sostava occultata nei containers per poi essere rivenduta tra i mercati italiani e sul mercato estero europeo tra cui la Francia.
Un sistema di collocazione della droga sul mercato che con il quale il narcotrafficante si avvaleva di una rete di fedelissimi in Italia che a loro volta, erano suddivisi in una fitta rete di collaboratori facenti parte dell’organizzazione criminale.
La cocaina infatti, veniva occultata dai colombiani all’interno di containers dotati di frigoriferi dove nascosta, raggiungeva i porti di Salerno, Napoli e Genova, destinata a rifornire i mercati francesi e quello italiani dove particolare importanza rivestiva la piazza di spaccio di Torre Annuziata, avvalendosi per il suo arrivo in sicurezza e la successiva collocazione sul mercato europeo, del lavoro di un dipendente di una società che operava sul porto di Salerno.
Gli imputati, assistiti dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giovanni Fava, Pierluigi Spadafora, Bonaventura Carrara, Francesco Rizzo, Agostino Allegro, Giovanni Falci, Annalisa Califano, Fabio Carusone, Mario Coppola, Francesca Grimaldi, Giuseppe Russo, Vincenzo Controneo, Domenico Corvino, Sabato Romano, Antonio De Martino, Luca Mottola, Vincenzo Giorgio Controneo, Michele Avino, Francesco Romano, Gaetano Inserra, Rosario Arienzo, dovranno ora presentarsi ad aprile davanti al Giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo.