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Approvato nella manovra regionale di Bilancio per il triennio 2023/2025, anche l’emendamento all’art.45 per l’aumento degli stipendi soltanto per i medici di Pronto Soccorso. Tra i pochi contrari il consigliere Maria Muscarà che ha riportato le seguenti dichiarazioni: “Questo emendamento è per una lobby, soltanto quella dei medici che esclude addirittura quelli del 118, ossia coloro che operano in situazioni immediate quando una persona è in pericolo di vita. Questo emendamento pensa di sopperire con uno stipendio un po’ più alto per i medici, tutte le mancanze della sanità campana. Diamo quattro spiccioli in più ai medici così non si lamenteranno, non è quello il modo! Premesso che nei Pronto Soccorso ci sono altre figure a rischio tanto quanto i medici e spesso di più, intanto ho portato l’esempio, qualora volessimo seguire questo criterio, dei docenti di periferia e quelli del centro: sarebbe giusto retribuire con una paga maggiore i docenti che si trovano in una periferia abbandonata e pericolosa, piuttosto che un docente di centro città? Invece di affrontare il problema migliorando il servizio, non si pensa ai pazienti che muoiono fuori ai Pronto soccorso, come quella signora deceduta fuori al San Giovanni Bosco, ma invece si cerca solo di silenziare i dissenzienti con qualche euro in più a fine mese, ma con Stress da lavoro sempre più imponente. E il malato vuole essere curato da un dottore più ricco o da una sanità che funziona? Solo una mentalità marchettara poteva partorire tale emendamento”.