dallo Stadio Arechi di Salerno, Michele Bellame
Che non tirasse una buona aria attorno all’Arechi, si sapeva da inizio stagione: l’aria di contestazione – verso la società, ma non verso la maglia – accompagna la Salernitana da mesi, da quando c’è stata la retrocessione in cadetteria. Non manca, questa contestazione, nemmeno nel derby contro la Juve Stabia: c’è stato sciopero del tifo nel primo quarto d’ora, ed i tifosi di casa sono entrati giusto in ritardo per non vedere il gol di Adorante della Juve Stabia, che sblocca il risultato dopo appena sette minuti.
La Salernitana, però, riesce a trovare la via del pareggio durante il primo minuto di recupero: buona sponda di Simy che serve Adorante, il quale trova la deviazione decisiva di Ruggeri della Juve Stabia per pareggiare i conti.
Durante la ripresa, la Salernitana ha maggiore piglio, ma gradualmente perde efficacia e pericolosità per trovare la rete. Ne approfitta la Juve Stabia che va ad un’altra velocità rispetto ai padroni di casa: un’azione dalla sinistra delle vespe, consente a Candellone di infilare Sepe per il vantaggio ospite. Un minuto dopo, la Juve Stabia fa il terzo gol, ma Adorante è in posizione di offside, dopo verifica auricolare del var.
Sono le Vespe ad aggiudicarsi meritatamente il derby campano: la squadra di Pagliuca ci crede fino in fondo, e porta a casa un risultato preziosissimo in ottica playoff. La Juve Stabia aggancia Cremonese e Cesena in classifica, ed al Menti ospiteranno proprio questi ultimi per uno scontro al vertice. La Salernitana, invece, deve invertire la rotta necessariamente: già contro il Brescia, nell’anticipo di venerdì.