“I camici bianchi – medici, infermieri, tecnici – dedicano la propria vita a una funzione fondamentale come quella di curare la salute dei cittadini e svolgono il loro lavoro anche la notte. Avvieremo un’iniziativa nei prossimi giorni per rafforzare o istituire presidi di polizia a partire dai plessi ospedalieri di maggiore importanza”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in una intervista al Messaggero parlando degli episodi di violenza che si verificano all’interno degli ospedali.
Al via da Roma, poi in altre grandi città: “Anche qui partiremo dalla Capitale e poi ci dedicheremo alle altre grandi città. È un ulteriore tassello di una generale strategia finalizzata all’aumento della presenza delle forze di Polizia in tutti i luoghi di maggiore frequentazione dei cittadini”, ha detto il ministro.
Sull’ argomento è intervenuto il Presidente Nazionale Associazione Guardie Particolari Giurate Giuseppe Alviti, noto attivista sindacale napoletano. “Con questa proposta del Ministro, di fatto vengono screditate e rese inutili le prestazioni di migliaia di guardie giurate vittime di uno status giuridico che le regola menomandole, in più si partirà da Roma – si legge in una nota – senza tenere conto che le maggiori aggressioni si hanno al sud come a Napoli o Palermo.
Altro tasto dolente, i drappelli di polizia saranno composti da un’ unico poliziotto che non dovra’ fare altro che allertare la pattuglia di turno in caso di aggressione ?puo’ intervenire direttamente facendo anche servizio di filtro?
Dal punto di vista mediatico il Ministro avra’ risultanza ma dal punto di vista pratico e operativo quanto fallimentare,purtroppo la violenza in ospedale non so estingue col semplice drappello” conclude Alviti.