La Campania cerca “assaggiatori di cattivi odori”. Li recluterà l’Arpac, l’Agenzia regionale per l’ambiente che intende costituire un elenco di “nasi a pagamento” a supporto di un laboratorio di Olfattometria dinamica che sarà attivato a Caserta per l’analisi scientifica dei fenomeni che esasperano i cittadini dell’area nord di Napoli soprattutto nelle ore notturne quando l’aria viene avvelenata da cattivi odori.
“Ormai non sanno più cosa inventarsi pur di far vedere che fanno qualcosa, che poi si rivela inutile e dispendioso, ora l’Arpa Campania ricerca “nasi di talento” per la Terra dei Fuochi, a questo punto chi meglio dei Sommelier? Si parlava di droni, di app per le segnalazioni, di nasi elettronici, tutto finto? Ma se i cittadini denunciano la puzza da anni e sono costretti a stare con le finestre chiuse, per il fumo e spesso per i miasmi, perché il naso a pagamento dovrebbe essere più puntuale di chi vive quei luoghi 24 ore al giorno?” . E’ quanto scrive, in una nota, la consigliera regionale Maria Muscarà. “Per questo appoggio la provocazione di Padre Patriciello e dei medici ISDE, che si sono offerti “volontari”, in quanto i loro nasi sono molto “allenati”. Presenterò un’interrogazione su questa follia: una volta che il naso esperto dovesse sancire la presenza della “puzza”, cosa succede? Niente. Abbiamo le centraline che già indicano lo sforamento delle polveri e nulla succede. Intanto si prende e si perde tempo, ma quelle carte rimarranno nel cassetto. Imminenti le multe da parte dell’Unione Europea per lo sforamento dei limiti sulla qualità dell’aria, adesso che abbiamo anche i nasi di talento, arriveranno multe sulla qualità delle puzze?”, conclude.
“L’Arpac pubblica un bando per selezionare annusatori di cattivi odori: il limite del ridicolo è ufficialmente superato. Tutta l’Italia ride delle “creative” selezioni di personale avviate da un’agenzia regionale campana. Il dirigente che ha partorito il bando andrebbe rimosso all’istante. Mi auguro che il presidente Vincenzo De Luca proceda in tal senso. L’Arpac si occupi concretamente della qualità del territorio che in Campania peggiora di anno in anno invece di produrre queste buffonate”. Lo afferma Carmela Rescigno, consigliere regionale di Fratelli d’Italia della Campania e segretario della commissione Turismo