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Continuano a bruciare le ecoballe di rifiuti depositate all’interno del comprensorio militare di Persano, nel comune di Serre, mentre prosegue senza sosta il lavoro di contenimento e spegnimento del rogo da parte dei Vigili del Fuoco. Operazioni di spegnimento che da ieri pomeriggio, vedono anche l’intervento dell’Esercito italiano con i mezzi militari e di una ditta incaricata dalla Regione che, con ruspe, pale meccaniche ed escavatori, stanno coprendo i rifiuti bruciati dalle fiamme con terreno e ghiaia. Un via vai di mezzi meccanici che lavora ininterrottamente sull’area oggetto del rogo che ha interessato 6mila delle 60mila ecoballe depositate e i tecnici dell’Arpac alle prese con i rilievi degli agenti inquinanti nell’aria ed i cui risultati delle analisi dovrebbero essere resi noti tra qualche ora, mentre all’interno del comprensorio militare proseguono le attività ed anche la vita di allevatori e agricoltori autorizzati con la presenza di 600 capi di bestiame e terreni lavorati e coltivati con il fieno. Intanto però, il rogo che sta continuando ad ardere, emettendo una grossa nube di fumo che ha raggiunto i paesi della Valle del Sele, del Tanagro, degli Alburni, della Valle del Calore e della Piana del Sele, e che preoccupa cittadini e sindaci.
Sono stati proprio i sindaci questa mattina, tra cui il sindaco del Comune di Eboli, Mario Conte, e il sindaco del Comune di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo, in attesa della riunione con la Prefettura per il tavolo tecnico sull’emergenza che vede lavorare Vigili del Fuoco, Esercito, Regione, Asl, Arpac e Comuni, a recarsi nel comprensorio militare ed effettuare un sopralluogo nell’area interessata dal rogo che ad ora, vede coperti da ghiaia e terreno solo il 50% dei rifiuti andati in fiamme.
Sulla vicenda incendio, che secondo la Regione Campania, è di natura dolosa, i parlamentari salernitani hanno interessato il Parlamento e il Governo, chiedendo l’accesso agli atti e l’apertura di un fascicolo d’inchiesta sulla questione.