E’ stata fissata al prossimo 17 novembre l’udienza preliminare nel corso della quale, come richiesto dall’avvocato Pierluigi Spadafora, che difende gli indagati Maria Barbara Vacchiano, del figlio Vito Vacchiano e del compagno Damiano Noschese, accusati di omicidio ed occultamento di cadavere, conferirà l’incarico al consulente tecnico che dovrà dire se lo scheletro ritrovato in un casolare abbandonato nelle colline tra Pontecagnano Faiano e Montecorvino Rovella è davvero il corpo di Marzia Capezzuti, la ragazza di origini milanesi di 29 anni, affetta da disabilità, scomparsa a Pontecagnano Faiano il 7 marzo 2022.
Al momento della scomparsa la ragazza viveva a casa della famiglia Vacchiano, la famiglia del suo ex, Alessandro, anche dopo la morte di quest’ultimo. Il gip Alfonso Scermino ha accolto la richiesta d’incidente probatorio avanzata il 7 novembre da Pierluigi Spadafora e dunque tra una settimana esatta inizierà la ricerca definitiva della verità su questa vicenda. Non sembrano nutrire molti dubbi che quello sia il corpo della figlia, i genitori di Marzia che ieri come riferito dalla trasmissione “Chi l’ha visto” sono stati ascoltati dai pm di Salerno. Ciro e Laura, tutelati dall’avvocato Gentile Nicodemo, hanno parlato col magistrato Lucia Vivaldi e i carabinieri come persone informate dei fatti. Il padre Ciro ha chiesto al pm di poter vedere il corpo ritrovato. Ma la richiesta non è stata autorizzata, come prevede la normativa, essendo la salma sotto sequestro.